domenica 3 novembre 2019

LASCIA I MORTI IN PACE

PET SEMATARY                    (1989)
PET SEMATARY 2                 (1992)
PET SEMATARY REMAKE    (2019)

Come tutti i film Horror il nocciolo della questione è sempre il nostro lato oscuro, la dimensione nascosta che non vogliamo vedere, quell'angolino dentro la nostra psiche che posta con sè dolore traumi ferite delusioni tradimenti, in poche parole un vero e proprio cimitero. L'ateismo parla: dopo la morte Dio non ha potere, i morti parlano nella pace del loro silenzio. Stephen King scrisse questo romanzo ripensando alla morte del gatto di sua figlia e alla reazione della ragazzina. A quanto non fosse pronta per assimilare il concetto di morte e di perdita. Nel film è proprio la bambina Ellie l'ago della bilancia: volerla soddisfare, non volere che lei soffra, non affrontare con lei la realtà della morte del suo gatto, ecco la crepa che sgretola tutto l'equilibrio. Lei rappresenta il nostro capriccio che non vuole mollare, non vuole lasciare morire quello che ama, non accetta che la morte faccia parte della vita, neppure Dio dovrebbe accettarlo se Lui avesse un gatto non dovrebbe lasciarlo morire. Quante cose noi non vogliamo accettare che sono morte? amori, ricordi, delusioni, quante frase non dette o dette che vorremmo cancellare, sono tutte cose che poi seppelliamo in quel cimitero infantile oltre il quale c'è il mistero: il cimitero indiano dei Micmac dove le creature non risorgono ma tornano in apparente vita con la loro cattiveria, ecco il succo del messaggio: quello che ci ostentiamo a tenere in vita alla fine poi ci uccide, sono cose morte, infatti il gatto Church pur amato dalla bambino era insopportabile per il suo odore, quindi certi ricordi, certe parole, certe relazioni puzzano, inutile tenerle in vita, inutile volerle accanto. Quante cose abbiamo perso nella nostra infanzia? tante ma inutile far tornare in vita il piccolo Gage, come rammenta nel libro Louis:  "E Louis ora si stava domandando (non per la prima volta) se l'infanzia non fosse un periodo in cui, più che imparare, si dimenticava". Spiegare ad un bambino la morte è difficile per un adulto, perchè l'adulto si ostina nel "preservare" la vita e questo è un tentativo fallimentare a livello spirituale, anzi mortale, perchè la morte e il suo senso è vitale per un bambino che impara a vedere le cose con naturalezza. Due frasi nel libro sono meravigliose al riguardo: " I bambini non dimenticano mai le bugie sentite dai genitori ", e poi: "Ma davvero c'è chi crede di capire i bambini? si domandò". Se Louis avesse affrontato il discorso la morte con la bambina sarebbe stato vitale e salutare per tutti, nascondere questa verità fu mortale per tutti. Victor Pascow è quel ragazzo che morì in un incidente col cervello fracassato, Louis cercò di rianimarlo invece la sua anima divenne un fantasma buono (tu hai cercato di aiutare me,adesso io cerco di aiutare te). E' l'emblema della coscienza morente che cerca di dirti la verità ma tu non ci credi: "Voglio svegliarmi da questo incubo.... disse Louis ... ma chi ti ha detto che stai sognando? chiese Victor. Un altro particolare importante: Camion rossi che sfrecciano alla cieca, sul limitare di una strada a scorrimento veloce, il loro rumore si sente anche dentro le case in sottofondo, sono simboli di quegli eventi che ci passano accanto nella vita e ci travolgono, non diamo loro l'importanza di attenzione che meritano o diamo loro il peso che non dovremmo e loro ci fanno pesare il loro peso mortale.
E cosa capita se vuoi far rivivere Pet Sematary 1? ecco il risultato del 2, un po tirato, non c'è più il mistero del morto che risorge ma la sua scherzosa vendetta che scade a volte nel drammatico, scontato e puerile divertimento fine a se stesso senza un senso.

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