domenica 20 ottobre 2019

LA FOLLIA RAGIONEVOLE

JOKER (2019)
"Cosa ottieni se metti insieme un malato di mente solitario con una società che lo abbandona e poi lo tratta come immondizia? Te lo dico io che cosa ottieni: ottieni quel cazzo che ti meriti". Con queste parole Arthur Fleck (Joker) sintetizza l'essenza del suo personaggio, anzi il prodotto sociale della sua personalità, perchè è stato bullizzato dai giovani senza scopo, malinteso da compagni di lavoro, licenziato senza un motivo e senza poter dare una spiegazione ad un datore di lavoro, strumentalizzato dai media, usato come giocattolo figlio da una madre psicotica, in poche parole creato e nutrito da illusioni e delusioni, maltrattamenti fisici e psichici. Non fa ridere ma è motivo di burle e scherno del pubblico che lo deride. In questo film la figura del Joker ha il fascino psicologico di farci comprendere come si costruisce una follia attraverso le ragioni mancate e  le ingiustizie. Il Joker incarna la follia di una società che prima lo crocifigge come un Cristo e poi lo adora come un Dio (lo stesso che capitò ad un certo Gesù di Nazaret). Ma quando la follia è collettiva la si chiama religione o conquista o governo o moda o TV o social network, allora è da domandarsi come fece il Joker: " Riguarda solo me o stanno tutti impazzendo?"... Quando la follia è collettiva poi nessuno è colpevole, nessuno sa niente, non si sa da dove viene il male sociale, il folle appare allora quello che capisce ed ha ragione, quello diverso, quello che non si vuole omologare alla massa, quello che vede chiaro la situazione e comprende dove si nasconde la bontà (ragione per cui il Joker risparmia la vita del nano, un altro Joker o scherzo della natura) e qui si confonde il pianto col sorriso, quella voce che fa del Joker un inno alla follia ragionevole lungo tutto il film, un tic nervoso che lo immortala con quel suono memorabile ed inconfondibile che confonde tutto e tutti senza che nessuno capisca che lui infondo ha una ragione: "La parte peggiore di avere una malattia mentale è che le persone si aspettano che ti comporti come se non l'avessi". 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.