Antichrist

L'ANTICRISTO... il richiamo alla falsità.
In questo film la donna, la religione, il sesso e la natura umana vengono messi agli estremi della loro falsificazione ed aberrazione. Non è un horror a sfondo demoniaco, ma più un thriller psicologico a tinte horror, perché la natura diventa satanica, il che è decisamente un'altra cosa.


AMPLESSO DEL CORPO SENZ'ANIMA
Un inizio tra l’idilliaco e il funesto, incorniciato il tutto sulle note del Lascia ch'io pianga di Händel. Un amplesso sessuale vitale a rallentatore che mimetizza la caduta mortale del figlioletto dalla finestra, vita e morte in un ouverture onirico da incubo.
 In quell'amplesso sessuale sembra come se lei avesse le gambe aperte alla vita, ma i segni che la circondano sono segni aperti alla morte: aperto il cancello box della culla, aperta la finestra che spinta dal vento attrae il bimbo al vuoto mortale, spento il baby-alarm che avrebbe avvertito lo smarrimento del bimbo, aperti i suoi occhi per tacere (e chiuderli) perché lei ha visto salire il bimbo privo di equilibrio (per la malformazione di lei causata sulle sue gambe)… Un gioco di Gambe storte di un bimbo, di gambe aperte di una donna, di gambe sode di un uomo che regge una donna con cui fa l’amore (Christ), ma lei è aperta alla morte (Antichrist).
Il bimbo rovescia le 3 statuette che rappresentano i capitoli del film: Paura, dolore, disperazione … i tre mendicanti, la trinità del Diavolo.

LA SOLITUDINE DEL FEMMINEO E' LA TANA DEL DIAVOLO
Tutto, come nella Bibbia, si svolge nel giardino dell’Eden, nome che loro hanno dato alla loro dimora di campagna, del progressivo affermarsi del caos, della follia, dell'orrore. L’eden è una rappresentazione del cuore e dell’inconscio umano. Il luogo dove lei si era recata a studiare il MALE, rappresentato nella sua tesi sulle torture medioevali, è la tortura della solitudine della Donna, infatti lei rimprovera lui di averla lasciata da SOLA, proprio come Eva fu da SOLA tentata nell’Eden dal Serpente Satana.

LA DONNA UNA PROMESSA INCOMPIUTA
PERCHÉ L'UOMO UN INCOMPIUTO PROMETTENTE
L’era maschile ha abbandonato la femminilità e questa tendenza porta la donna alla follia, al male, la natura si deforma, basta vedere oggi il nostro pianeta in preda al disordine, la contaminazione, lo sfruttamento egoistico delle risorse, donde il divenire della distruzione: “la natura è la chiesa del Diavolo” afferma lei (Charlotte Gainsbourg) condannando però l’uomo che trascurando la natura la rende un tempio del male.
Il film si apre e si conclude ancora con la dolcissima aria di Haendel, come un quadro, una cornice, sempre però chiuso, dentro la quale rimane inesplicabile, inespressiva, inesplosa una libertà mancata, ne voglio riportare il testo perché sembra scritto apposta per il film:

Lascia ch´io pianga mia cruda sorte
E che sospiri la libertà
Il duolo infranga queste ritorte
De miei martiri, sol per pietà
Lascia ch´io pianga mia cruda sorte
E che sospiri la libertà.

ANCHE I MEDICI SI AMMALANO
Il marito, psicoterapeuta, decide di aiutare la moglie ad uscire da questa sofferenza insopportabile, anzichè lasciare il compito ad esperti non coinvolti direttamente dalla tragedia. Infatti essendo lui il marito della paziente, il sesso avrebbe dovuto essere stato messo da parte, perché nel sesso il paziente cerca disperatamente di farsi accettare (un transfert) perdonare e indirettamente lei lo domina con la sua debolezza. Ecco perché nel mondo religioso (i preti) eliminano il sesso: hanno paura della realtà crudele che hanno abbandonato discriminato e volgarizzato (la vera castità è pienezza non vuoto, per questo il celibato dovrebbe essere facoltativo, mai imposto come obbligo antiNatura=anticristo). Di fatto lei ha confuso lui col sesso, lo ha fatto abdicare e fallire nei momenti più tesi della scoperta, allora lei SENZA passione ma ugualmente e diabolicamente divoratrice cercava l’amplesso persino con la violenza (segnale tipico del masochista che pur di sentirsi perdonato vuole essere punito colpito e seviziato, altrimenti non ne sente alcun piacere e senza piacere non si lascerebbe punire).

LA NATURA E' LO SPECCHIO DEL CORPO DELLA DONNA
Se la donna non è in armonia con la sua NATURA che è l’amore, allora il sesso diventa distruzione, non dà alla vita, ma diventa attrazione che porta tutto alla morte, persino la natura che circonda la donna si spegne, l’Eden diventa un inferno. Certo che l'uomo deve essere in armonia con la sua natura per capire la donna, ma in questo film io vedo la natura in senso lato rispetto alla donna: è lei che partorisce e dà alla luce, ha un rapporto più simbiotico con le forze INNATE. L'uomo raggiunge questi livelli nella misura che sviluppa la sua capacità di comprensione femminile, il suo femmineo psicologico intuitivo ed interiore. Infatti nel bosco anche lui riceve messaggi degli animali che lo avvertono del pericolo ma non comprende fino infondo ciò che gli sta per accadere. 

VITA E MORTE, IL DUALISMO SULLA BILANCIA ESISTENZIALE
In questo film, come in quasi tutti i film di Von Trier, mette in mostra la deformazione della natura sessuale quando essa non viene messa al servizio della vita e della consapevolezza della donna, donde la dicotomia freudiana "Eros e Thanatos", l'impulso verso l'amore e quello verso la morte (lei che fa l’amore ma il bimbo che muore) lei che si masturba ma si taglia il clitoride, se la donna non si sente compresa, allora l’impulso primariamente benefico si trasforma nelle mani della donna in una potenza distruttiva ed autodistruttiva.

ANTICRISTO, IL ROVESCIO DELLA LUCE
Il cristo sta come simbolo di vita, luce, amore, bellezza nella natura, ovvio quindi che il termine anticristo qui sia l'opposto: tutto ciò che ci porta alla morte, all'ombra, all'ignoranza, all'infedeltà, alla bruttezza. E' la negazione di ogni sano rapporto, padre madre e figlio, marito e moglie, maschio e femmina, anima e corpo. La madre natura quando non è in armonia con l'uomo gli mette le scarpe storte, come Lei al suo bimbo nel film, ci fa perdere l'equilibrio, la capacità di metterci in piedi per far la nostra strada da soli.

ANTICRISTO E' CONTRO NATURA
Molte donne oggi non arrivano per fortuna a questi livelli di psicosi e schizofrenia come la protagonista del film, ma ... ahimè... moltissime donne vivono la stessa tendenza dicotomica, cioè si sentono abbandonate dal maschio, abusate dalla storia e dalla società che le usa come oggetti sicchè loro non si curano dei figli (ecco le scarpette storte, simbolo di non dare alla prole un orientamento, far sì che loro intraprendano con equilibrio la loro strada). Infine si privano del piacere, anche se sposate smettono di fare sesso col  marito e se lo fanno c'è violenza e sofferenza (infatti lei non vede il seme ma il sangue quando lui viene). Lui cerca di far sì che lei si senta on contatto con la natura, che si senta tutt'una con l'erba senza sapere che lei in quel prato si sente ormai da tempo decomposta e marcita. 

ATEISMO CRISTIANO!
"Ciò che ci divide non è il fatto che noi non troviamo nessun Dio, né nella storia, né nella natura, né dietro la natura, - ma che quello che è stato adorato come Dio noi non lo troviamo affatto "divino", ma al contrario pietoso, assurdo, dannoso, non solo perché è un errore, ma perché è un crimine contro la vita..." Essere uccisi dalla persone amata o ancor peggio, esser costretti ad uccidere chi si crede di amare per nascondere che non siamo stati fedeli. In questa coppia del film si incarna anche il rapporto tra creatore e creatura, tra gli dei e gli essere umani che cercano ed adorano questi dei, ma non per amarli bensì per eliminarli e non sentirsi più nel dovere pietoso di amare per comandamento o dovere. 

CACCIA ALLE STREGHE DA PARTE DEI DIAVOLI
Lei si ritira (ecco il viaggio introspettivo del femmineo) per studiare la sua tesi incentrata sulla persecuzione delle streghe nel medioevo. Ma ben sappiamo che nel medioevo come in tutta l’antichità le donne non potevano trovare la libertà che in tre modi: far la strega o sapiente da sola, far la puttana o tentatrice da sola, o la suora. Queste 3 vie erano condannate dagli uomini, tranne la suora a cui era permesso di accedere al divino ma senza nessun potere (quello apparteneva all'uomo sacerdote). Mentre cercano di capire perché una tragedia simile abbia colpito proprio loro, la coppia si apre alla possibilità che la risposta è nel fatto che la natura del mondo sia in realtà malefica. Quindi la natura dell'uomo è un mal: la terapia a poco a poco sfocia in una battaglia dei sessi. E le paure di lei presto conquisteranno entrambi, lasciando il posto alla brutalità e al male che, dentro di lei, scorrerà in maniera selvaggia.
Von Trier vi offre un viaggio da matti all'interno della natura umana, attenzione a non rimanere intrappolati come fece lei dalla verità atroce della storia e come fece lui dall'amore mancato di lei che il maschilismo seminò attraverso i secoli.

IL MASCHILISMO E' L'ANTICRISTO
LA DONNA MASCOLINIZZATA IL DEMONE
E lui (Willem Dafoe), coscienza di tutti gli uomini, finisce in mezzo a quel bosco (la coscienza) dove deve fare i conti con una massa enorme di donne senza viso, che spuntano come funghi da per tutto, vittime del passato e del presente, che lo circonderanno, sono le donne che da secoli l‘Antichisto ha abbandonato torturato non capito. Lui ha ucciso la donna che lo voleva uccidere e così facendo non ha pagato il suo dolore, non è stato all'altezza di amarla senza farla sentire in colpa, senza che lei si identificasse col male, perché da sola facendo la sua tesi o ricerca del male, non ha avuto un senso critico (lei non ha fatto una critica ai testi che studiava) ma li ha incarnati, li ha fatti suoi in mancanza di punti di riferimento sociale: cioè la complicità dell’uomo. Lui non ha saputo fare il vero Uomo il Cristo (il marito, ma lo psicoterapeuta, ecco qui di nuovo il ruolo di dominatore dell'uomo nei confronti della natura, di lei) che muore per tutti, che rimetté i peccati di tutto il mondo, questo è il debito contratto degli uomini verso le donne in millenni.

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