Love, Death & Robots (Serie - 2019)
The Witness
Terza puntata
Un corto senza fine, nel senso che il film alla fine diventa un loop (un circolo vizioso) dove i protagonisti si rivelano, a livello psicologico, la stessa persona o meglio le due dimensioni del nostro essere: interno ed esterno, femminile e maschile (yin yang), testimone e colpevole, conscio ed inconscio ... aprendoci la comprensione a quelli ormai noti universi alternativi paralleli o realtà virtuali (un po schizofreniche quando vissute nella nostra stessa personalità sdoppiata). Metaforicamente e simbolicamente possiamo dire che noi uccidiamo in noi quello che ci dice la verità (il testimone) e poi cerchiamo inconsciamente di eliminare il senso di colpa che ci insegue ed ecco perchè lui rincorre lei e una volta scoperta la verità non la si riconoscere (ci rigiriamo la frittata) allora lei rincorre lui e possiamo passare tutta la vita in questa corsa dietro noi stessi senza mai prenderci cioè senza mai riconoscere il nostro sbaglio. Lui uccide una prostituta e lei lo trascina in un bordello dove l'uomo viene sbranata ed ucciso dalle passioni: lui uccide quello che ama, lei ama uccidere, lui si sfoga mentre lei lo affoga. I protagonisti si guardano attraverso una finestra (la coscienza dell'anima) e il tutto si potrebbe sintetizzare con una frase di Nietzsche: "Guarda il buio che ti guarda".
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