Butterfly Effect

 

"Non puoi cambiare ciò che qualcuno è senza distruggere ciò che era."

Chi non ha mai pensato di tornare indietro nel passato e cercare di evitare determinati episodi o scelte sbagliate? E' questo un pensiero che sfiora nella mente e nel cuore di ogni essere umano. Questo film è un viaggio nel passato alla ricerca di rimediare un vuoto nella memoria del protagonista Evan Treborn. Lui ha dei gravi problemi sin dall'infanzia di vuoti di memoria, la sua è una malattia mentale ereditata dal padre che finì in manicomio, malattia che gli impedisce di ricordare alcuni eventi terribili della sua adolescenza ed aiutato dalla madre e dallo psicologo, gli viene consigliato di annotare su un diario la vita di tutti i giorni ed ogni esperienza per individuare meglio i suoi ricordi. Praticamente quei diari sono una seduta psicanalitica. Rileggendo i diari sblocca la memoria e riesce a viaggiare nel passato. Noi non perdiamo la memoria, è l'inconscio che ci protegge di ricordare verità che potrebbero stravolgerci, che non siamo in grado di capirle e così le rimuoviamo nel dimenticatoio, ma sono lì, come in un archivio.  

Modificando il passato non fa che complicare il suo futuro perchè non potendo cambiare la linea temporale, le scelte modificate influiscono il futuro perciò quando torna nel suo presente c'è sempre qualcosa che ha nuovamente rovinato: lui apre un buco per chiudere un altro, rammenda una toppa strappando un pezzo di tela da un altra parte e un buco sempre rimane, in quel modo non fa che cadere dalla padella alle brace in continuazione. 

LA TEORIA DEL CAOS E L'EFFETTO FARFALLA
La nascita vera e propria di questa teoria scientifica, si verifica nel 1963, quando Edward Norton Lorenz ipotizza che, se le teorie erano corrette, un battito delle ali di un gabbiano sarebbe stato sufficiente ad alterare il corso del clima per sempre. Alan Turing, in un saggio del 1950, anticipava questo concetto: «Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l'uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza.»  Ovviamente anche se la premessa è vera noi non potendo viaggiare nel tempo non possiamo dimostrare la validità di una tale teoria, ma la logica ci dice che è esatta. 
Il termine "teoria del caos" ha colpito parte dell'immaginario collettivo ed è entrata a far parte della cultura pop, insieme all'effetto farfalla. Quest'ultimo (inteso come l'influenza di fatti minimi sul corso degli eventi) era già rappresentato in un racconto di Ray Bradbury, Rumore di tuono, pubblicato nel 1952 in cui si immagina che nel futuro, grazie a una macchina del tempo, vengano organizzati dei safari temporali per turisti. In una remota epoca preistorica, un escursionista del futuro calpesta una farfalla, e questo fatto provoca una catena di allucinanti conseguenze per la storia umana.

"Ogni cosa è la somma del suo passato e nulla è comprensibile se non attraverso la sua storia"
- Pierre Teilhard de Chardin -
Tutti noi da bambini abbiamo subito forti contrasti, incomprensioni, situazioni penose, momenti traumatici, li abbiamo tutti rimossi, perché è una forma di proteggersi mentalmente. Evan Treborn inizia a disseppellire i suoi traumi: le incursioni infantile nella pornografia, la morte di una donna col suo bambino a causa di uno scherzo con un esplosivo, la morte del suo cane bruciato vivo e il padre che lo rincorre per ucciderlo... queste sono i ricordi lacuna, le radici dei suoi traumi. Evan vive una vita tranquilla fin quando era all'università ed inizia a leggere i suoi diari, sono come un armadio che aprendosi cadono a valanga i suoi ricordi. Ben sappiamo che questi traumi passati sono il meccanismo atrofizzato che condiziona il nostro presente, si ripercuote in noi attraverso i difetti del nostro carattere, attitudini che abbiamo acquisito per difenderci da questi mali oscuri, dolori subiti. 

5 VIAGGI NEL TEMPO 
Per capire meglio l'intreccio delle ipotetiche vite diversi in base ai cambiamenti fatti nel passato, è utile aiutarti da questo semplice schema. Evan fa 5 viaggi nel suo passato, ognuno per una ragione ben precisa, modifica un errore commesso (la causa del viaggio) ma al ritorno trova una realtà diversa (effetto). Vediamo:
1. Venne a sapere che Kayleigh si è suicidata, pensa che sia stato per la violenza del suo padre, torna al passato dice al pedofilo padre di smetterla. Il padre di Kayleigh lascia in pace la figlia, ma riversa tutta la rabbia su Tommy, che finirà in prigione; nel momento in cui egli tornerà in libertà, cercherà di aggredire Evan, ora compagno di Kayleigh, che lo ucciderà nella colluttazione, finendo a sua volta in prigione.
2. Evan non vuole stare in galera e vuole impedire la morte di Tommy. Torna al passato per impedire a Tommy di uccidere il cane e dà una lama a Lenny per tagliare il sacco, ma questi invece uccide Tommy. Torna al presente e Lenny è in manicomio e Kayleigh fa la prostituta, è una drogata ed è sfigurata.
3. Non accetta che Kayleigh e Lenny siano in quelle condizioni. Torna al passato per salvare la vita alla madre e la bambina che aprono la cassetta della posta con l'esplosivo, ma Evan si risveglia nel presente senza le mani perse nell'esplosione. per di più Lenny sta con Kayleigh e la madre sta morendo di cancro ai polmoni, provocatole dal vizio del fumo preso dopo la menomazione di Evan.
4. Non accetta di essere menomato, che Lenny stia con Kayleigh e che la madre sia in fin di vita. Torna al passato e minaccia il padre dei fratelli con l'esplosivo, che però gli cade per terra e causerà la morte di Kayleigh, si risveglia nel presente rinchiuso in manicomio per la morte di Kayleigh
5. Non accetta di avere ucciso Kayleigh e torna nel passato quando Evan e Kayleigh si sono incontrati per la prima volta, le si avvicina e le dice che la odia e la minaccia così si risveglia nel presente dove Kayleigh e il fratello scelgono di andare a vivere con la madre; un giorno si incrociano per la strada e lui scopre che non si conoscono nemmeno e ognuno poi procede per la sua strada.
Esistono inoltre altri due finali alternativi, forse meno conosciuti, entrambi collegati col finale originale. Nel primo, quando la ragazza si volta e riprende a camminare, Evan la segue. Nel secondo, considerato come il lieto fine, entrambi si voltano nello stesso momento e così iniziano una discussione che andrà a finire con l'invito da parte di Evan a bere un caffè assieme.
Nella versione director's cut del film Evan cambia definitivamente il proprio destino, tornando nel passato fino al giorno della propria nascita e strangolandosi con il cordone ombelicale. Il "non di nuovo" della madre, riferito ai precedenti due figli nati morti, suggerisce che Evan abbia seguito la stessa loro strada.
Ricordiamo inoltre che il padre di Evan è in manicomio dovuto a questo dono di viaggiare nel tempo e cercò di uccidere Evan per liberarlo da questa maledizione. 

UN DIARIO PSICOLOGO
Il Diario funge di ascolto a se stesso, è un amico silenzioso e fedele, è come una seduta psicanalitica: ti aiuta a tornare nel passato per disattivare quei meccanismi che ci condizionano la nostra vita attuale. Nel film però subentra ipotesi fantascientifica di viaggiare nel tempo e creare nel passato un altra realtà, quindi rimediando lo sbaglio commesso, però non creando una linea del tempo nuova, il futuro viene totalmente alterato. (Una delle migliori Serie TV dove viene trattato anche con approccio scientifico l'efetto farfalla, la teoria del vuoto ed i viaggi nel tempo è The Flash). In questo film alcune cose non sono coerenti sul piano delle dimensioni spazio temporali, per esempio: ogni volta che Evan si risveglia è stupido dal fatto che non ha braccia in una linea temporale. Va bene, perché anche noi saremmo sconcertati se ci svegliassimo senza braccia. Ma, nella linea temporale che ha creato, Evan è stato coinvolto nell'esplosione e lo sapeva. Quindi, nel presente Evan non dovrebbe sapere  che non ha braccia? Dopotutto, questa è la linea temporale in cui Evan vive ora. E questo è solo un esempio! Il viaggio nel tempo può essere davvero  fonte di confusione se non è fatto bene!
Tutti viaggio di Evan sono ipotesi, al limiti mondi che una persona si crea dentro la sua stessa psique, come tante vite che noi spesso sogniamo persino ad occhi aperti pensando: e se quel giorno io avessi detto di sì a quell'uomo oggi avrei altri figli, magari altro lavoro, vivrei in un altra parte, etc ... ma restiamo nel mondo dei ipotetico. Da questo punto di vista il film ci insegna che una gran parte del nostro mondo interno è fuori dal nostro controllo. 

INTROSPEZIONE 
In psicologia il cammino di guarigione è iniziatico nel senso che si cerca di tornare agli inizi per ripercorrere la strada vissuta ed identificare i vuoti che ci hanno condizionati. Colmando quei vuoti con la comprensione si disattivano i meccanismo inconsci che ci legano caratterialmente o bloccano i nostri centri energetici (chakras). Nel film si ricorre infantilmente a rimediare i difetti cancellandoli piuttosto che maturamente accettandoli. Siccome noi siamo connessi, siamo parte integrale di una rete in cui siamo tutti uniti, modificare un evento significa cambiare a catena gli eventi a noi legati. Il messaggio è chiaro ed è scientifico piuttosto che spirituale: accetta il passato per rimediare il tuo presente e guarire il tuo futuro. La nostra tentazione mentale sarebbe quella di pseudo dei e cioè interferire per modificare la realtà al posto dei nostri sogni e la conseguenza è sempre tragica, come lo dimostrano i risultati dei viaggi nel tempo di Evan Treborn. 

SEQUELS
Il film ha avuto due seguiti, 
- The Butterfly Effect 2 (2006)  
- The Butterfly Effect 3: Revelations (2009).
Nonostante siano il seguito del primo The Butterfly Effect, i film non sembrano avere un collegamento diretto con la pellicola precedente. Anche gli attori e le situazioni sono differenti. Soltando nel secondo film c'è però un riferimento al primo film nella scena in cui Nick, cercando su Internet delle informazioni riguardo al suo particolare "potere", nota un articolo apparso qualche anno prima su un giornale di provincia che raccontava di un uomo che sosteneva di poter tornare indietro nel tempo solamente guardando delle foto: quell'uomo è infatti il padre di Evan Treborn, il protagonista del primo The Butterfly Effect. La tematica è la stessa: viaggi nel tempo, effetto Butterfly, alterazioni tragiche degli eventi. Nel terzo film lo scopo del protagonista Sam è viaggiare nel tempo per collaborare con la polizia per la risoluzione di casi molto complicati e la storia centrale diventa un thriller. 

"A volte perdere è vincere e non trovare quello che ceravi è ritrovare te stesso " 
Jodorowsky


FILM AD EFFETTO FARFALLA
Con gli anni moltissimi film si sono ispirati alla teoria del caos o l'effetto Farfalla, tra i più noti ricordiamo e raccomandiamo i nostri 5 preferiti:

- Sliding Doors (1998), dove Helen, arrivata alla stazione della metro, scende le scale e una bambina le si para davanti. In quel momento la sua vita si divide in due dimensioni parallele: prende la metropolitana e lei fa una vita e non prende la metropolita e la sua vita cambia prendendo totalmente un destino diverso dalla prima.
- Donnie Darko (2001) dove il giovane Donnie prima di morire, in un sogno e con l'effetto del sonnambulismo, viaggia in altre quattro dimensioni temporali dove riesce a salvarsi dalla morte futura molti ricordi che si confondo con una realtà viva. 
- Prima di Domani (2017) dove Sam ha il dono di vivere sempre lo stesso giorno ogni mattina che si sveglia, gli eventi si ripetono e questo le offre l'occasione di capire la realtà di quel giorno che sembra una condanna ma sarà la sua salvezza (questo film è nella trama uguale al classico Ricomincio daccapo del 1994 
- Cloud Atlas (2012) è un film di fantascienza che intreccia sei storie ambientate in luoghi e tempi diversi. I temi ricorrenti nel film, così come nel romanzo, sono la reincarnazione e il destino, elementi che legano indissolubilmente i personaggi e le situazioni dei sei episodi attraverso numerosi richiami e citazioni interne.
- Mr. Nobody (2009) dove Nemo Nobody ha 117 anni ed è l'ultimo uomo destinato a morire di vecchiaia e racconta ad un giornalista la storia che esiste soltanto nella mente di un bambino che deve ancora decise con chi vivere se col padre o con la madre. 

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