La Ricerca Della Felicità

LA FELICITA, UNA CHIMERA CHE CI RENDE TRISTI?!
Il film inizia con la gente che va per le strade della città:
tutti alla RICERCA della vita, di vivere, della felicità, ma
in quelle strade si vede un barbone per terra, un mendicante, uno che suona lo strumento per elemosinare e poi? alla fine il film finisce uguale, Chris è in mezzo alla folla ormai con un lavoro, ma non è il lavoro la felicità, bensì l'abbraccio che lui da alla fine al figlio!!! E' un film dove si può confondere la Felicità con la gioia, grande tragedia dell'essere Umano.

CHE COSA E' LA FELICITA' ?
- sono attimi che passano in fretta lasciano il dolce amaro di una sensazioni che ci trascende?
- ma se sono attimi, sarebbe una felicità futile ed evanescente quindi in partenza infelice?
- è uno stato interiore costante di certezza che pervade l’anima, persino nei momenti critici?
- Chi ha quindi trovato davvero la felicità?
- Oppure ci illudiamo di possederla?
- È la felicità in se stessa un pensiero che ci rende felici e basta?
- che senso ha essere felici?
- il sogno americano: casa, famiglia, lavoro, professione, conto in banca, macchina, vacanze, ecc... è questa la felicità? se così fosse come mai tanti che hanno queste cose si vedono tristi e persino si suicidano?
- E' la felicità la più grande menzogna esistenziale per renderci infelici?

La felicità, come la pace, l’amore, la verità, la libertà, ecc.. è uno di quei pilastri ESISTENZIALI che formano il sottoestratto della psiche umana, ragione per cui TUTTI NOI la cerchiamo. Viviamo però un in mondo dove la realtà ci dice che NULLA dura per sempre dal punto di vista MATERIALE, e cosa sarebbe una felicità che vive con il pensiero che deve per forza finire?

ADDIO ALLA FAMIGLIA TRADIZIONALE
Nel 1981 a San Francisco, Chris Gardner (Will Smith)
cerca di sbarcare il lunario vendendo una partita di scanner ossei acquistata con i risparmi di una vita. Le vendite tuttavia latitano: molti medici ritengono il macchinario eccessivamente costoso e tutto sommato inutile. La situazione economica si fa sempre più disperata per Chris e la sua famiglia, composta dalla moglie Linda (Thandie Newton) e dal figlio Christopher (Jaden Smith, figlio di Will Smith anche nella realtà) va in crisi, ma è una crisi non soltanto economica bensì di coppia profondamente celata.In questo film la coppia scoppia... le ragioni possono essere tante, ma la scusa portante è la crisi economica.

LA SOCIETÀ CAPITALISTA E' STATA PROGRAMMATA PER I SINGLE
E' inutile negarlo, al capitalismo materialista interessa la società del SINGLE, perchè il single consuma di più.... la famiglia paga un solo affitto, c'è una sola cucina, si esce insieme, una sola macchina, ecc... invece i singoli pagano tutti un affitto tutti hanno una cucina, una spesa, escono di più spendono di più pagano le bollette singolarmente.... la società è impostata per distruggere la famiglia in base ad uno standard economico che pochi raggiungono e costringe sia il padre che la madre ad abbandonare gran parte del tempo della famiglia per sacrificarlo al lavoro, per cosa? Per lo stesso consumo della famiglia. Potete comprare giocatoli per i figli ma se non giocate mai con loro che avranno loro imparato dai genitori?. State attenti a questa trappola, abbiamo le case sempre più piene di cose e sempre più vuote di eventi comuni, situazioni di relazioni, sentimenti fraterni e complicità figli e genitori. Il capitalismo ha un essenza egoistica e per questo ha bisogno di una società fatta di egoisti e nulla di più vicino all'egocentrismo che la vita resa sublime dello stato single.

LA COPPIA SCOPPIA
In questo film mi ha colpito vedere una donna ingannata dal mondo maschilista: pensa solo a se stessa fino a rinunciare al figlio... pensa al suo lavoro quando ce l'aveva e avrebbe potuto aiutare la famiglia con un altro po di sacrificio. Capisco la donna che deve mollare perchè il marito è un nulla fascente (è doveroso farlo) ma Chris nel film è un vero PADRE, non meritava da parte di lei questo tradimento morale. Questo film ha una visione profetica di ciò che sarebbe la società futura con la donna resa pura non femmina ma mascolinizzata (prototipo del maschio, perché è lui nella maggioranza più incline ad abbandonare la famiglia per il suo futuro egoistico). Io non dico che la donna deve rinunciare alla sua femminilità, ai suoi sogni, alla sua carriera, ci mancherebbe altro.
la donna deve essere donna non un maschio mancato, era ora che ci fosse l'uguaglianza col maschio, ma l'uguaglianza non l'imitazione... imitare un imbecille che saggezza è?

UN PADRE MATERNO ... ERA L'ORA
(è l'uomo che deve cambiare e non la donna diventare maschilista)
Ma cosa vuol dire famiglia tradizionale? la donna che fa tutte le faccende da sola,che cresce i figli da sola,che e' al servizio dell'uomo e ha anche un lavoro pagato? la famiglia del uomo padrone e donna tutto fare? quella famiglia ha delle crepe e vanno sanate, ma non si butta il bambino insieme all'acqua sporca... secondo me va risanata la parte maschile, come Chris in questo film lo dimostra.
Io sono stato sempre dalla parte della donna, eppure la mentalità sociale è così demoniacamente maschilista che alla fin fine a rimetterci in prima persona è sempre la donna. Mi spiace questo davvero. Infatti nel film il padre Chris subito corre ai ripari e scusa la madre e dice al figliolo:
"non è colpa di lei, lei l'ha voluto, non è colpa quindi neppure TUA..." questo è un Padre, non fa la vittima, non si guadagna l'amore del figlio con i difetti della madre.... questo brano è bellissimo e commovente nel film.
In questo film colpisce la deformazione della natura femminile... lei abbandona il figlio... il piccolo si porta questo senso di colpa
e pensa che sia lui il colpevole della tristezza della madre. la solitudine e l'assenza della donna in questo film è da brividi... sono i brividi della società che ci circonda oggidì.

UNA FELICITA EFFIMERA CHE FELICITA SAREBBE?
Credo che la felicità assoluta non esiste su questa terra, ecco accettare questa verità è l’inizio del cammino per una vera felicità costante, molti sono infelici perché cercano la felicità a tutti i costi e non vedono che la felicità sta proprio nel non cercarla, è lei che ti trova nella tua rassegnazione e tranquillità, nell'accettazione della realtà così com’è … in questo i bambini sono maestri, finchè non viene a mancare loro l'affetto dei suoi non vedono la nuvola cupa della tristezza esistenziale.

DIFFERENZA TRA GIOIA E FELICITA !!!
MAI CONFONDERE LA FELICITÀ CON LA GIOIA...
E' uno dei più grandi sbagli e tranelli della psiche umana, il cuore vive di gioie, l'anima di FELICITÀ ...
è una differenza sottile che spesso ci pesa tutta una vita. La felicità è interiore, costante, immutabile, veritiera, profonda, spesso noi la confondiamo con la GIOIA che è esteriore, incostante, mutabile, illusoria, superficiale … non si può dire di essere felice perché si trova un lavoro, ci si innamora, si va al mare un weekend, queste sono gioie belle lecite stupende che però lasciano il tempo che trovano, cioè FINCHÉ DURANO, il lavoro può finire, la cena finisce, la serata di sesso pure, anche il viaggio nei Caraibi.... quelle sono gioie lecite e belle, ma la felicità è un’altra cosa.... è uno stato d'animo costante e duraturo e interiore che è compatibile persino con il dolore, la disgrazia, la morte. Le felicità non finisce altrimenti che felicità sarebbe?

SE I SOLDI NON FANNO LA FELICITA
FIGURIAMOCI LA POVERTÀ COSA FAREBBE!?
Dire a un povero o a se stessi che i soldi non fanno la felicità è un modo di auto incoraggiarsi e auto suggestionarsi mentalmente per sentirsi bene nella miseria, ma non funziona a lungo andare. La povertà è una disgrazia come lo è la ricchezza, tutte e due vanno combattute. Una persona senza problemi sarebbe una persona senza soluzioni. La felicità non è assenza di tristezza o di crisi o di difficoltà, ma è la serena capacità di affrontare tutti questi problemi con la pace del cuore:
è l’occhio del ciclone fermo tranquillo e immobile mentre tutto intorno a sé è caos e distruzione. Questo era l’atteggiamento dei grandi saggi persino nei momenti di totale sconfitta. Pensate a Socrate nel momento della condanna a bere la coppa contenente la micidiale cicuta, oppure Gesù nel Sinedrio condannato a morte
e ha ancora la dolcezza di guardare con amore Pietro il suo traditore.La pacatezza di un Gandhi di fronte alle falsità politiche che lo hanno condizionato e via dicendo... ecco loro erano FELICI, erano se stessi, avevano una convinzione vitale che neppure la morte
poteva togliere loro questa serenità e convinzione interiore,questa è FELICITA'... Nessuno te la può togliere.

HAI UN LAVORO O IL LAVORO HA TE?!
Avere un lavoro è un DIRITTO umano, sia per sopravvivere che per contribuire al progresso comunitario. Ma rendere il lavoro un privilegio di pochi e il più resi schiavi attraverso il lavoro è una trappola demoniaca dei governi politici. Ecco il grande inganno della società capitalista e materialista: Identificare la realizzazione PERSONALE con quella ECONOMICA.
Non siamo quello che facciamo e neppure quello che abbiamo. La gente ti valuta per quello che hai (soldi, lavoro, casa, macchina) non per quello che sei (onesto, semplice, veritiero)!!! ... in questo flash, Chris pur presentandosi al colloquio vestito da imbianchino ha dimostrato quello che ERA, non il vestito che avrebbe dovuto avere.... non si parla con i vestiti!!! (alla faccia di chi ti guarda se indossi firmati). Doveva leccarli il sedere al rappresentate (le ha persino pagato a quel tirchio il taxi). Il mondo lavorativo è una giungla aperta dove il pesce grande inghiottisce il pesce piccolo, dove regna il carrierismo e il farsi avanti a gomitate gli uni agli altri... è chiamano questa corsa felicità?! Sacrifichi la vita al lavoro per avere una famiglia e ala fine devi rinunciare alla famiglia per dedicarti solo al lavoro.... che assurdo!

NEL GIOCO I BAMBINI ESORCIZZANO OGNI CRUDELTÀ
Questo brano è FAVOLOSO ... Chris e il bambino dormono in un bagno pubblico... Ma lo fanno giocando, con la macchina del tempo tornano cavernicoli,
Il bagno diventa una tana … ricorda molto Benigni nella vita è bella: i bambini attraverso il GIOCO sanno superare qualsiasi problema, il gioco esorcizza la crudeltà della realtà. I bambini nel gioco sanno morire, risorgere, costruire castelli con cartoni e cavali con pali... altro che FELICITÀ.

SE IL PENSIERO DELLA FELICITA TI RENDE TRISTE SMETTI DI PENSARCI ALLA FELICITA E LA TROVERAI.
La felicità non è avere quello che si desidera ma desiderare quello che si ha con tutto il cuore, 
allora questo desiderio ti porta a te stesso, al tuo intimo, allora la felicità non è lontana ma cresce dentro di te, non la cerchi, è lei che ti scopre e ti possiede dal di dentro come un senso di vitalità. Si capisce allora del perché ad alcuni per essere felici manchi soltanto proprio la felicità, sembra scontato ma lo è …

CHE SENSO HA LA FELICITÀ? RENDERTI INFELICE?
Non esiste il successo senza sforzi. Non esiste una risurrezione senza calvario. Non esiste una vetta senza scalate, la felicità passa quindi attraverso la disperazione dell'anima. Le difficoltà sono i gradini verso la felicità, invece noi spesso consideriamo i problemi come ostacoli, quando in realtà sono gradini di una scala da salire quindi da superare. Noi assurdamente colleghiamo il SENSO alle cose cattive:
“che senso ha soffrire?” Si dice spesso, invece se uno è felice non si dice mai : che SENSO ha essere felice? . Viviamo in una società che evita la sofferenza e le difficoltà senza nemmeno voler raffrontarle e questo è l’inizio della disperazione quindi dell’infelicità.

LA FELICITA STA NEL PERCORSO DEL VIAGGIO
NON NELLA META RAGGIUNTA, PERCHÉ UNA VOLTA RAGGIUNTA LA "FELICITA" SI SVANIREBBE, PERCHÉ ETERNA ...
La felicità non è una metà, ma è il modo perfetto
di realizzare il viaggio verso quella meta ed scoprire
che quella meta non ha fine. Se i tuoi principi morali ti rendono infelice puoi stare sicuro che sono principi sbagliati e falsi, vanno contro la natura umana che è per essenza felice come il sole di ogni mattina. La felicità quindi sta nel conoscere fino i fondo i propri limiti ed amarli, ben contrario del voler infrangere ogni limite per credersi libero e felice. La felicità non è una cosa, è un stato d’animo, è un modo di vedere, una maniera di sentire.

E' VERO ... I SOLDI NON COMPRANO LA FELICITA' , MA RISPARMIAMO UN MUCCHIO DI TRISTEZZA CHE PERO' NON HANNO NULLA CHE VEDERE CON LA PIENEZZA DELL'ANIMA.
Abbiamo la testa piena di pensieri e di domande e se vogliamo ritrovare la via giusta dobbiamo svuotare la nostra mente di tutte le cose che ci abbiamo infilato dentro e che ci impediscono di fare la cosa più semplice: vivere secondo natura come un fiore. Felicità è osservare serenamente la vita mentre ci forma e ci crea …. Allora nasce il senso di ogni cosa, per prima quelle piccole: allora...la vita e' fatta di attimi felici...e attimi infelici, tutto quello che dura troppo rischia di diventare noioso; la felicita e' sempre dentro di noi....per questo anche il film dice bene...la ricerca della felicità e' una ricerca personale di ogni uno di noi, la felicita è strettamente soggettiva, quello che rende felice me a te può dare la nausea... avere un lavoro, casa, macchina, soldi....non è la felicita ma mezzi per vivere in maniera degna; infatti ci sono persone che HANNO TUTTO a livello materiale eppure sono depresse, infelici e si suicidano, come mai?!! perchè la felicità non è nelle cose ma in noi stessi.

LA SOCIETÀ TI OFFRE TUTTO
MA TI TOGLIE IL SENSO DEL TUTTO!
Sappiamo anche che avere tutto ciò che si vuole non porta felicità, ma solo momentaneo appagamento,che ci spinge a volerne ancora dell'altro. Ma è giusto tenerla solo per noi? a chi rendere partecipe di questo tuo stato interno? lo tieni per te? sei così egoista? No! la felicità è anche condivisione, la felicità è uno stato talmente bello
che non vedi l'ora di gridarlo ai quattro venti, vorresti che tutti conoscessero questo tesoro nascosto dentro di te e lo condividessero. La felicità è uno stato d'animo fa parte ontologico dell'essere quindi inutile inseguirla nelle cose è dentro di noi, è lei che ci insegue... ogni volta che siamo tristi e la sua voce dentro l'anima che ci dice: cambia rotta!!! La felicità non è un invenzione di una mente triste che ha sublimizzato la sua disgrazia, non si può creare dal nulla una sensazione non vissuta.

LA FELICITA TE LA PUOI DARE SOLTANTO TE STESSO, 
NIENT'ALTRO E NESSUN ALTRO.
La felicità non si trova che in se stessi, nel profondo dell’anima, mai nelle cose nè negli oggetti e nemmeno nelle persone che vogliamo bene. Non puoi deporre la tua felicità in una persona, in una cosa, in un evento …. Saresti dipendente quindi non libero cioè schiavo per cui non felice, nessuno e nulla può farti sentire infelice a meno che tu stesso non glielo conceda.

SOLTANTO I POVERI FANNO L'IMPOSSIBILE 
PERCHÉ A LORO E' STATA NEGATA OGNI POSSIBILITÀ'
Il bimbo è felice ma non sa di esserlo, non perché la conoscenza sia nociva ma se ci soffermiamo soltanto al voler sapere rimaniamo divisi in noi stessi: questione di testa e mai di cuore … il cuore cerca le gioie è vero, mentre l’anima coglie la felicità, quindi la ragione ha ben poco in questa faccenda, l’unica cosa è capire per guarire e poi lasciarsi andare.

IO VIVO DI PICCOLE GRANDI COSE :
Adoro i temporali estivi, specialmente se è di notte
e sento la pioggia sopra i tetti, e adoro anche e l'odore della terra dopo la pioggia. La terra quando viene arata, quando l'erba è tagliata ... adoro il cornetto caldo a colazione, il profumo del caffé in cucina, mi colma di gioia un messaggio di una persona cara... entrare sotto le lenzuola fresche e pulite dopo la doccia...... mettere il cellulare silenzioso quando ho bisogno di ricaricarmi io... quel primo sorso freddo di una bibita in piena estate... nel sesso adoro di più il prima e il dopo piuttosto che la penetrazione in sè... qualche volta andare a zonzo in macchina senza chiedermi un perchè.... Amo la mia spensieratezza sensata, non porto l'orologio e mi scoccia quando devo sapere che ora è.... Ascoltare una canzone e darle ricordi. Leggere un libro e sommergersi nella fantasia che mi rende protagonista di ciò che leggo
Adoro il vocio in un parco pieno di bambini e il silenzio sacro di un tempio, allora comprendo che la felicità cammina sempre in punta di piedi nei tappeti dell’anima, e se non fai silenzio non puoi ascoltarla.
Adoro i girasoli che mi fanno sorride il volto e illuminare lo sguardo. Adoro il divano che mi accoglie dopo una giornata stressante e massacrante di lavoro. Sono felice dello sguardo di un passante sorridente, del saluto di uno sconosciuto. Adoro rivisitare con l’amore le foto vecchie per colmare distanze e sensazioni. Adoro tutte queste piccole cose che come granelli di sabbia formano una spiaggia gigantesca. La spiaggia del mio cuore che si sprofonda negli scogli della mia mente.


LA GRANDEZZA DELLA VITA E' FATTA DAL SAPERE METTERE INSIEME LE SUE PICCOLEZZE.

Hey! Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa. Neanche a me. Ok? Se hai un sogno tu lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non la sai fare. Se vuoi qualcosa, vai e inseguila. Punto.
(Chris a Christopher)










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