sabato 9 marzo 2019

L'UOMO CHE VENNE DALLA TERRA (2007)

Il giovane professor John Oldman si prepara a traslocare e i suoi colleghi docenti accademici si presentano per salutarlo. Nessuno sa il motivo per cui abbandona una brillante carriera finchè lui confessa loro di essere un uomo della preistoria, un Cro-Magnon di 14000 anni sopravvissuto, probabilmente (come suggerisce Harry), grazie ad un’ottima capacità di rigenerazione cellulare. Infatti loro si sono accorti che John non invecchia e il suo racconto storico li colpisce senza però sommergerli nel dubbio di essere presi in giro. I docenti sono un piccolo compendio di ciò che è la conoscenza:


  • Harry (un biologo) 
  • Edith (una studiosa di Scritture Cristiane o teologa), 
  • Dan (un antropologo)  
  • Sandy (una dottoressa in storia, innamorata di John)
  • Art, (un archeologo)
  • si unisce a una giovane e curiosa studentessa che era in compagnia di Art
  • e, in seguito, anche il Dottor Will Gruber, (psichiatra)
John racconto loro la storia dell'umanità, mette in risalto alcuni eventi storici altri mitologici, persino la sua conoscenza di personaggi famosi (Colombo, Van Gogh, Hammurabi, Buddha, Mosè, Voltaire, ecc...) fino al punto di rottura di tutta la storia: Gesù, anzi lui era Gesù ma quello vero non quello che poi hanno inventato attraverso gli eventi e i bisogni della società. Il film è intellettuale, quindi niente effetti speciali, lento ma coinvolgenti per mente lucide, dialogo sempre teso sul filo del rasoio razionale. Piccoli accorgimenti da cui prende spunti:
  • L'unica a soffrirne di più è la teologa, Edith, piange, agisce in modo nervoso, moralista, ovvio qualora John dicesse la verità tutto il suo mondo crollerebbe. Eppure così moralista si sbilancia con delle battutine a doppio senso, segno della sua sensualità repressa che non donava nessun decoro per la sua età.
  • Art che pur essendo archeologo dovrebbe essere affascinato dell'antichità è il più intransigente, persino adirato, alla fine offeso, come se l'archeologia di cui è un erudito fosse affascinante soltanto come ipotesi (archeologo ma va a giro con le giovincelle molto tenere)
  • L'unica non professionista, la studentessa, era aperta, apprendeva mentre i docenti ormai chiusi nella loro conoscenza sempre diffidenti alla difensiva delle loro certezze.
  • Sandy fu l'unica che rimase affianco a John, perchè l'amore è l'unico a credere fino infondo e se pur avendo dei dubbi, come l'amore, ci mette anche la fiducia (Fede) infatti soltanto lei va via insieme a John, tutti gli altri vanno via delusi. 
  • Gruber lo psichiatra, è l'unico che si spinge ad atteggiamenti da psicopatico e alla fine muore fulminato d'infarto dalla certezza di una verità che scopre nei racconti di John (quando l'inconscio affiora uccide sempre: il padre è la ferita dell'inconscio, John era il padre di Gruber).
  • Dan pur nel dubbio elabora sempre i racconti di John, come antropologo ama l'uomo e sa che tra le righe false o fiabesche c'è sempre una verità. Di fatto resta con quella pietra (
    un bulino risalente all'epoca magdaleniana) come testimone del beneficio del dubbio. 
John oldman (gioco di parole in inglese: uomo vecchio come cognome) gli sconvolge, li emoziona, li turba e li disturba... mette in crisi la loro vulnerabilità mortale e decide di far passare tutto per uno scherzo, un suo esperimento studiato per creare un libro. A questo punto tutti vanno via, chi deluso, chi arrabbiato, chi sconfitto, chi muore, soltanto Sandy (l'amore) resta e continua il viaggio insieme a John. 

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