domenica 27 gennaio 2019

OGNI UOMO E' UN ISOLA

CASTAWAY IN THE MOON
Castaway on the Moon (김 씨 표류기) è un film del 2009 diretto da Lee Hae-jun. E' un Robinson Crusoe moderno, ma questa volta il senso di perdersi è il riflesso della perdita di senso in mezzo alla vita della metropoli e non dell'isola in mezzo al mare. Kim Seung-geun, un uomo economicamente sul lastrico appena uscito da una relazione sentimentale, tenta di suicidarsi gettandosi da un ponte di Seul sul fiume Han, ma finisce su un isolotto disabitato che ospita un colonnato del ponte su cui ha cercato la morte, in mezzo al corso d'acqua: non sapendo nuotare e avendo la batteria del cellulare scarica, non può lasciare l'isola. Dopo le prime difficoltà nel trovare il cibo, Seung-geun riesce a coltivare alcune piante di mais, seminando le sementi contenute nel guano degli uccelli che popolano l'isola. L'unica persona ad accorgersi di lui è Kim Jung-yeon, una ragazza hikikomori che vive segregata nella sua stanza i cui unici contatti col mondo sono internet e una macchina fotografica dotata di teleobiettivo con la quale osserva la luna e la città circostante. Incuriosita da Seung-geun, la ragazza trova il coraggio di uscire di casa con il supporto di un casco da moto sulla testa, si reca sul ponte e invia un messaggio all'uomo tramite una bottiglia di vetro. I due cominciano a comunicare in inglese: lei con le bottiglie di vetro, lui rispondendo scrivendo sulla sabbia. Dunque sono due solitari, persi nel loro mondo, isolati dal loro problema personale e caratteriale, ma vivono immersi in una metropoli di milioni di abitanti. E' la dimostrazione di come ogni persona è un isola sperduta. La stanza della ragazza è una scarica di immondizia che lei accumula nella sua auto segregazione, il riflesso del mondo che la circonda nella sua indifferenza.  Kim Seung-geun si adatta così tanto alla sua vita primitiva che ha dovuto lasciarla forzato: un giorno una tempesta colpisce Seul, mettendo in grande difficoltà Seung-geun e distruggendo l'unico amico che era riuscito a crearsi, uno spaventapasseri vestito dei suoi vecchi abiti (è la caricatura di se stesso a cui si è abituato, il nostro amico immaginario che alla fine ci potrebbe salvare dalla pazzia della solitudine). Il giorno seguente una squadra di manutenzione si reca sull'isola per ripulirla e, trovando l'uomo, lo riveste e lo riporta contro la sua volontà al porto della città. La ragazza vede l'accaduto e corre fuori di casa, alla luce del giorno, cercando di raggiungere l'amico. I due alla fine si incontrano di persona su un autobus. I due mondi si incontrano e si riconosco tramite l'identità di quelle frasi del messaggio nella bottiglia e sulla sabbia... è l'identità dell'amore mancato che li salverà dal loro isolamento mentale e sentimentale. 

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