sabato 7 dicembre 2019

SI GIOCA SUL SERIO


JUMANJI (1995)
«Jumanji» in Zulu significa «molti effetti», nel film è un gioco da tavola che coinvolge i protagonisti in un viaggio direi introspettivo, dove non mancano come in ogni vera fiaba, gli archetipi di ricerca interiore del bambino perduto e l'individuazione futura dell'adulto consapevole del pericolo della vita in preda al fato. «Un gioco che sa trasportar chi questo mondo vuol lasciar.»
Nel gioco s'intrecciano la vita civilizzata e quella primitiva della giungla, un po la nostra coscienza regolata dalla morale con l'istinto selvaggio della psiche primitiva. Il messaggio è quello del classico topos: alla ricerca del bambino perduto ed intrappolato nel nostro passato (Alan), sarà poi lui una volta cresciuto a saper salvare l'immagine genitoriale divenendo maturo ed equilibrato (Alan sapendo il futuro salva la vita dei genitori dei due fratellini Judy e Peter, chiedendo in anticipo dei progetti per la fabbrica, in modo che non partano e che non muoiano nell'incidente). Infine l'amore, Alan si sposa con Sarah che senza il riscatto sarebbe diventata una strega isolata e triste. 
Non manca anche il lato oscuro o l'ombra Junghiana che ci da sempre la caccia: lo spietato Russell Van Pelt che nolente o volente, proprio come un ombra, è sempre dietro di noi finchè noi per primi non decideremo di piazzarceli davanti e farlo scomparire. 

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