domenica 29 novembre 2015

50 SFUMATURE DI FUMO

Cinquanta sfumature di grigio (Fifty Shades of Grey) è un romanzo scritto nel 2011 dalla scrittrice inglese E. L. James (pseudonimo di Erika Leonard). Si tratta del primo di una trilogia di romanzi che prosegue conCinquanta sfumature di nero (Fifty Shades Darker) e Cinquanta sfumature di rosso (Fifty Shades Freed). Il romanzo, caratterizzato dalla descrizione di scene di esplicito erotismo e da elementi di pratiche sessuali BDSM, ha in breve tempo raggiunto una vasta popolarità e un grande successo di vendite negli Stati Uniti e inGran Bretagna. L'intera serie ha venduto oltre 80 milioni di copie in tutto il mondo e i diritti sono stati venduti in 37 Paesi

ANNI DI CONQUISTA FEMMINILE BUTTATI AL CESSO.... 50 SFUMATURE DI GRIGIO

Come possa essere diventato un fenomeno di massa questo film sbiadito (appunto grigio), sbiadito in senso di superfluo e meschino, si può solo spiegare con il fatto che la massa sceglie sempre Barabba, cioè l'irrazionale. Qui la donna è la sfigata di turno che nolente o volente esalta il maschilismo bastardo rendendolo un idolo femminile: soldi facili (quindi sporchi) vita agiata (nullafacenti) e relazioni misteriose (se con mistero si intende l'incomprensione psichica che si vela dietro caratteri bruti e sentimenti allo stato brado). Se il film diventa famoso è perchè nasconde latentemente quello che non vogliamo riconoscere: una libertà sessuale ancora frustata dopo tanti anni di emancipazioni e di libertinaggi vari. Poi il binomio dolore e piacere del sadomasochismo esalta, in mancanza di spiritualità, tutti i sensi di colpa e i traumi infantili da smaltire e pagare con il piacere sacrificato al Dio dolore (come fanno i fedeli nella religione con le puerili penitenze). Insomma la fama di questo film è dovuta alle ignare e nascoste repressioni e regressioni sessuali della folla che lo ha reso così famoso immeritatamente.....
ATTENZIONE: In qualsiasi psicopatia sessuale, il sesso non è un fine bensì un mezzo, un mezzo non giudicabile, ognuno si libera dei suoi demoni come meglio può, e si può scegliere liberamente di essere schiavi masochisti, ma ciò che io critico non è il sesso come mezzo ma averlo fatto diventare in questo film un fine... quale? vendere, soldi, incassi, alla faccia della libertà sessuale, sempre schiavi dei soliti clichè. Non è un problema avere un istinto sessuale diverso, avere un orientamento sessuale diverso non è una malattia fintantoché non diventi una maniera assoluta in cui non si può più progredire, talvolta queste pratiche sessuale aiutano le persone a comprendersi meglio, ma farle diventare una scena di propaganda pubblica per un pubblico inadatto (perchè la massa è sempre stata sessualmente morbosa e traumatizzata) è un azione più che cinica vile e distruttiva. 

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