Profumo - storia di un assassino

Profumo - Storia di un assassino (Perfume: The Story of a Murderer) è un film del 2006 diretto da Tom Tykwer, adattamento cinematografico del romanzo Il profumo di Patrick Süskind. Nel ‘700 nasce a Parigi Jean-Baptiste Grenouille; abbandonato subito dalla madre, è affidato ad un orfanotrofio. Il bambino dimostra da subito di avere un olfatto eccezionali, tuttavia è inodore: non ha un odore proprio. Disprezzato e maltrattato da tutti, voterà la propria esistenza allo scopo di crearsi un profumo tramite l’omicidio di giovani donne, perchè ha intuito che tutto quello che manca a tutti (se stesso compreso) è l'amore e riesce a trovare la tredicesima essenza antica per distillare quella goccia vitale ma anche mortale. Per lui non esiste bene o male nell'essere un assassino (ne ha bisogno, come non esistevano per lui odori buoni o cattivi, ma semplicemente essenza più fine o meno), per lui tutte le cose si devono trasformare in un essenza: un profumo. Distillare è un modo di trasformare, far evolvere, ragione per cui colpisce proprio in lui è appunto la mancanza di malizia o cattiveria o sadismo nel nei suoi crimini. Perchè la tredicesima vittima non urlò di fronte all'assassino? ... Lei sarebbe stata una donna sposata per forza non per amore, invece lui la trasformo in essenza d'amore.


Poiché gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo.
 - Patrick Süskind -

L'anima degli esseri è racchiusa nel loro odore. (Giuseppe Baldini)


CI VUOLE NASO PER CAPIRE CERTE COSE
Dei 5 sensi l'olfatto è il più sottovalutato, già Aristotele lo riteneva un senso mediocre, Darwin lo vedeva come di serie B rispetto agli altri, la Cenerentola degli altri sensi, invece oggi con le scoperte scientifiche sappiamo quanto sia potente la sua funzione: identificare odori pericolosi, riconoscere la compatibilità genetica del Partner, è un sensore chimica che collega cerebralmente ricordi ed immagini, mentre legato al gusto dà tutto un valore al cibo, al buon gusto, sapori ed aromi. Jean-Baptiste è nato nel fetore, nella puzza degli scarti del mercato del pesce, il film viene centrato sulla sua potenzialità di cogliere l'essenza di ogni cosa in base al suo profumo. Per Jean-Baptiste non ci sono odori buoni o cattivi, ma intensi o meno intensi, fini e meno fini. A riprova che ognuno di noi ha un odore diverso, il profumo svela l’identità specifica di ogni uomo e di ogni donna. L’olfatto è il senso più interno all'uomo e nella tradizione rabbinica è l’unico senso non intaccato dal peccato: tutti i sensi ti possono ingannare, il profumo noMa dal­l’Illuminismo in poi l’olfatto ha perso prestigio, in quanto legato all’istinto e all’emozione, piuttosto che alla razionalità. E oggi il profumo industriale, dettato dalle mode, ha sostituito quello naturale. Non vogliamo gli odori naturale, meglio i deodoranti, coprire ogni spazio con odori fabbricati, il che sembra decoroso, ma quando è troppo è un modo per ingannare e coprire i veri odori. Jean-Baptiste comprendere subito che la persona ha un odore sublime, quando (senza volerlo) uccide la sua prima vittima, mentre lei moriva lui prende il suo ultimo respiro, la sua anima e questo lo trasforma in un ossessione di voler condensare quella sensazione: l'amore. 


L'ODORE E' UN IO PROFUMATO
L'odore è un essenza, è il profumo della tua essenza o di quell'oggetto che annusi. Cogliere un odore è come cogliere l'anima di quella cosa. Jean-Baptiste usa il suo naso come un altro usa il pensiero, lo sguardo, l'udito, a lui bastava odorare la pelle per sentirsi dentro quel corpo. Non le stuprava o violentava, le odorava, appunto come la droga, il suo naso era assuefatto dell'odore delle belle anime. Le droghe infatti sono la sostituzione olfattiva del rapporto del corpo e della psiche con il senso dell'ambiente naturale. Sublime allora la frase del profumiere: 
  • L'anima degli esseri è racchiusa nel loro odore. (Giuseppe Baldini)

SENTIVA TUTTI GLI ODORI TRANNE IL SUO
Noi non vediamo i nostri difetti, non percepiamo la nostra voce veramente con il suo timbro, anche se ci guardiamo ad uno specchio il neo che hai a destra te lo vedi a sinistra... lo stesso per l'olfatto, non riusciamo a percepire il nostro proprio odore, perchè nell'essenzia noi siamo esseri relazioni, fatti per cogliere l'essenza attraverso un altro: l'occhio vede ma non si vede, il dente morde ma da solo non si morde, la mano prende ma da sola non si prende, il cervello capisce ma da solo non si può capire, l'Ego non lo puoi afferrare se non attraverso l'amore di un altro. 



L'ESSENZA DELLA VITA  E' L'AMORE
Jean-Baptiste non essendo stato amato comprese subito che l'essenza di ogni persona è quella: l'amore. Migliaia di odori si ammassavano tra i suoi abiti; l'odore della pietra, della sabbia, del muschio e perfino della salciccia mangiata settimane prima, ma un unico odore era assente: il proprio. Come lui anche noi andiamo alla ricerca di quell'amore, di quell'essenza, ma la sua formula è complessa, molto elaborata, passa attraverso mille esperienze, negative e positive, di fatto lui prende l'essenza di 13 donne tra di loro molto diverse, dalla contadina, alle gemelle di corte, dalla prostitute alla suora. Perchè l'amore è fatto di tutte queste cose, buone e cattive, complesse e semplici. Così Jean-Baptiste decise d'imparare l'arte della distillazione: “Fabbricherò tutti i profumi che desiderate ma voi dovete insegnarmi a catturare l'odore di ogni cosa che esiste, potete farlo?” . 


CATTURARE UN ODORE E' COGLIERE LA SUA ANIMA
Jean Baptiste ha un solo scopo: creare il profumo del paradiso, ma nonsa come cogliere gli odori, deve imparare come catturare gli odori. Capita nel negozio di Giuseppe Baldini, un profumiere italiano ormai in declino. Qui, nel suo laboratorio, conquista l'attenzione dello scettico profumiere individuando ogni ingrediente e ricreando in poco tempo il famoso e vendutissimo profumo Amore e psiche del profumiere concorrente Pélissier, anzi lo modifica e lo migliora. Dentro il laboratorio di Baldini, Jean-Baptiste crea innumerevoli nuove essenze, risvegliando l'attività del negozio e portandolo ad avere una fama superiore a quella del passato.
La chiave sta nel'imparare a distillare. La distillazione è una tecnica utilizzata per separare due o più sostanze presenti in una miscela. Sfrutta la differenza dei punti di ebollizione di tali sostanze, cioè la loro differenza di volatilità. Nello stesso modo anche si purificano le sostanze. Ma lo stesso avviene nell'anima: in noi la capacità di distillare è l'intuito che sa mettere a fuoco (ebollizione) la distinzione tra emozione e pensieri, distinguendo tra cause ed effetti , avendo come risultato la bellezza della verità quello che noi chiamiamo Profumo (Spirito dell'Anima) 

L’arma di un essere è il suo odore!


L'ODORE DELLO SPIRITO DIVINO
Il profumiere Baldini racconta a Jean-Baptiste una leggenda fantastica: 
"Gli antichi egizi credevano che si potesse creare un profumo assolutamente al di fuori del comune, aggiungendo solo una nota in più una sorta di essenza decisiva, che avrebbe risonato e dominato su tutte le altre. Un'antica leggenda narra che fu rinvenuta un'anfora dentro l'antica tomba di un faraone, dicono che quando venne aperta si sprigionò una fragranza che dopo tutti quegli anni era rimasta intatta, un profumo di una soave bellezza, ma così potente che anche solo per un fugace momento qualunque persona lo annusasse pensava di trovarsi in paradiso... dodici essenze furono identificate, ma la tredicesima, quella fondamentale, non la individuarono mai".... 
Invece Jean-Baptiste da buon intenditore sapeva qual era quella tredicesima essenza, l'aveva odorata quando l'anima della sua prima vittima esalava e si evaporava nella morte, lui si era sentito proprio in paradiso e da allora la sua ossessione lo divorò. 

13 ESSENZE: IL PROFUMO DI DIO
Ossessionato dal profumo di quella giovane venditrice di prugne, incontrata tempo prima, comincia a distillare il profumo dell'amore: ma gliene servono 13 esenze. Un buon profumo è costituito da 13 essenze, come diceva il maestro Baldini : 4 per l'accordo di testa, 4 per l'accordo di cuore, 4 per l'accordo di base e l'ultima, la più potente, che farà di quel profumo l'unico e impareggiabile. 
Adesso facciamo un pò di numerologia esoterica: testa e cuore sono le due potenze dell'anima, ognuna deve avere 4 essenze, perchè 4 è il numero dell'equilibrio ordinato (quadrato) e del compendio del creato (i 4 elementi), ma testa e cuore devono trovare un armonia per questo ci sono altre 4 essenza di base (il 4 alla base rammenta una piramide quadrilatera simbolo di luogo d'incontro col divino). Ogni numero elevato alla sue terza potenza è divino (4x3=12 simbolo dell'ordine cosmico). L'ultima essenza è quella della trasformazione totale, di fatto il 13 è la Morte nei Tarot è la fine di un ciclo ma anche l'inizio di un altra dimensione. In sostanza è il profumo dell'essenza di Dio come vedremo nella scena finale del film. Adesso cerchiamo di annusare di più queste 13 essenze più in profondità: 


L'ODORE E' IMMATERIALE COME L'ANIMA
Il profumiere abbina l'odore all'udito quindi il profumo alla musica, un accostamento meraviglioso, perchè sia il suono che il profumo sono invisibili, due dimensioni appartenenti al regno dello spirito:
  • Così come un accordo musicale, l'accordo di un profumo contiene quattro essenze, o note accuratamente selezionate in base alla loro affinità armonica, ciascun profumo contiene tre accordi: la testa, il cuore e la base, e quindi fanno dodici note in totale: l'accordo di testa racchiude la prima impressione, dura pochi minuti, prima di lasciare il posto all'accordo del cuore, il tema dominante del profumo, che dura alcune ore, e infine, l'accordo di base, la scia del profumo che dura alcuni giorni... (Giuseppe Baldini)

Testa e cuore sono le due potenzialità dell'anima, infatti da esse abbiamo le facoltà della volontà e dell'intelletto, che sono le caratteristiche proprio dell'essere umano. La terza qui chiamata base è quando testa e cuore si uniscono, (quando la teoria e la pratica hanno effetto) ed è la consapevolezza. Infatti le cose che abbiamo in testa durano poco, quelle che vanno al cuore è il tema dominante che dura più a lungo, invece la consapevolezza coglie l'essenza, la sua impressione dura a lungo. Riuscire a rinchiudere queste 3 dimensioni in una quarta persino è l'obiettivo moderno della scienza: trovare oltre le 3 dimensioni a noi conosciute una quarta che le includa tutte quante... era quella la tredicesima essenza di cui parlava Baldini. 

Il profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole, dell’apparenza, del sentimento e della volontà. Non si può rifiutare la forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l’aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni, ci riempie, ci domina totalmente, non c’è modo di opporvisi.
Patrick Süskind


GLI DEI CREANO GLI ODORI, GLI UOMINI FABBRICANO I PROFUMI
Quante volte tutti noi, senza arrivare ovvio al limite di assassinare qualcuno, siamo come Jean-Baptiste che vogliamo avere l'essenza di qualcuno o qualcosa? Anche noi distilliamo emozioni, idee, sentimenti, pensieri, traumi e mille cose altrui, raccogliamo profumi nei ricordi... quante volte prendiamo il meglio degli errori, dei tradimenti, delle nostre sconfitte? Quante volte abbiamo mentito a se stessi o agli altri? quante volte abbiamo odiato? tantissime se vogliamo essere sinceri... sono queste le passioni che ci insegnano alla fine cosa sia l'amore, quella goccia ultima dell'esperienza finale e totale. 
Come con i profumi anche con le nostre promesse, ambizioni, sogni, illusioni droghiamo gli altri e noi stessi, li facciamo sentire in paradiso o all'inferno... li ingolfiamo di profumi. Come diceva Nietzsche: "Ogni parola ha il suo odore, c'è un armonia e disarmonia degli odori e dunque delle parole". E chi tradisce la moglie, non la sta distillando? e chi mente o illude, non ti sta distillando il cuore e la mente? e chi ti sfrutta di lavoro disonesta non ti sta distillando? Jean-Baptiste almeno lo faceva per una nobile causa e un nobile fine (che non giustifica ovviamente i mezzi), ma ce di peggio, che chi lo fa per scopi e cause già in partenza disoneste e si sente che c'è da sempre ODORE di puzza e di bruciato. 


NON COPRIRTI CON PROFUMI IL TUO ODORE
Quando cresci, e diventi signorina, mamme e amiche cercano d’insegnarti che occorre sempre indossare qualche buon odore, che sia deodorante, profumo, acqua di colonia, due gocce di Chanel. Per un po’ ci ho provato, ma la repulsione è stata più forte del desiderio di «femminilità». […] coprono il mio buon odore dopo la doccia, mi danno l’impressione di sporco, non di pulito… A me piace sentire il vero profumo della pelle, quello autentico, diverso per ciascuno di noi: l’odore di una pelle pulita in maniera naturale.... Stupende parole di  Tessa Gelisio, siamo arrivati ad un punto di falsità che non soltanto nascondiamo pensieri, parole, sguardi, espressioni, ma persino l'odore della propria pelle, sì quella pulita soprattutto quella pulita che, se fosse così, perchè coprirla di profumi estranei? 

Centinaia di migliaia di odori sembravano non valere più nulla di fronte a quest’unico odore. Questo solo era il principio superiore secondo il quale si dovevano classificare gli altri profumi. Era pura bellezza.
Patrick Süskind


NOI PROFUMIAMO DI ETERNITÀ MA NON ABBIAMO L'OLFATTO DIVINO PER SENTIRLO 
La ricerca del profumo ha una sola via, quella dell'ossessione, come ogni arte che si rispetti. Jean-Baptiste è nel patibolo in mezzo alla folla e sa di avere l'arma vincente: il profumo dell'amore perchè sa che la folla non sa amare, sa che la folla è assetata di amore, sa che la folla puzza... quell'immagine inebriante del fazzoletto che porta nel vento la droga afrodisiaca dell'amore è un colpo di scena sbalorditivo.... la conseguenza, come sempre nella folla che non ragione, in preda alla collettività e la pazzia comune è l'orgia comune... ma perchè? la ragione sta alla fine, quando l'euforia passa: la gente si guarda e non crede di essere stata abbracciata ad uno estraneo, non vergogna di aver fatto sesso con uno sconosciuto... come capita in tanti matrimonio dopo tanti anni, in alcune coppie che si dicono: "ma come ho fato a donarmi ad un tipo del genere?", persino il Cardinale nudo è l'espressione massima di quella coscienza che crede di essere sincera invece non sa di avere tanti lati nascosti che solo l'amore rivela quando come e dove vuole, senza alcun perchè!. Jean Baptiste come un político droga la folla, come un santone li rimbambisce, come un mago li inganna... tranne uno: il padre di Laura, il potente Richis, perchè? perchè Richis non amava la figlia, la usava e la voleva dare in merce o matrimonio al miglior partito o acquirente, mentre Laura era la tredicesima essenza, il culmine dell'amore. 

OGNI VOLTA CHE NON AMI MUORI
Un particolare assai importante e significativo: tutti coloro che hanno avuto l'opportunità di avere con sè Jean-Baptiste sono morti nel momento che a lui hanno rinunciato o lo hanno rinnegato: la madre per prima, poi Madame Gaillard la megera che allevo nel suo orfanotrofio ma poi lo vendette, in seguito Grimal, un conciatore parigino che ha bisogno di braccianti a poco prezzo che, asua volta lo vende al profumiere Baldini. Costui lo rende libero ma in cambio di tante formule e tutti costoro perdere subito la vita, perchè perdere la formula dell'amore significa questo: morire. In fine il datore di lavoro Grenouille, che tanto lo ha umiliato e disprezzato, non potendo essere accusato Jean-Baptiste perchè ritenuto un angelo dalla folla drogata, la colpa ricade sul suo accusatore maggiore poiché proprio nel suo cortile erano stati ritrovati i capelli delle giovani ragazze. Questi, dopo ore di tortura, si proclama colpevole e viene giustiziato, andando ad allungare ancora la scia di morte che Jean-Baptiste si è lasciato alle spalle. 

AVEVA TUTTO MA GLI MANCAVA IL SENSO DEL TUTTO
Dice il narratore: “Possedeva un potere più forte del potere del denaro o del terrore: l'invincibile potere di suscitare l'amore nell'umanità. ” Ben si sa che chi ha il potere non sempre riesce a farsi amare e neppure chi ha il terrore e tanto meno chi ha il denaro mentre tutti noi abdichiamo difronte a chi amiamo, povero, misero, brutto, se lo amiamo lo seguiamo. Eppure Jean-Baptiste capì, come Dio creando Adamo ed Eva, che sarebbe stato inutile imporre quel potere come un inganno, come una forzatura e una droga, non avrebbe avuto alcun merito ed è allora che come il Cristo decide di immolarsi 

PRENDETE E BEVETE, QUESTO E' IL MIO CORPO E SANGUE PER VOI
Alla fine lui riesce a fare la formula dell'amore, l'essenza dell'amore. Non essendo stato amato da nessuno (non avendo un odore in se stesso), ha fatto come il Cristo un sacrifico, un immolazione, dimostrando loro che lui è degno di essere DIVORATO (l'amore ha molto di cannibalismo, se ben ricordi le parole del Cristo: prendete, mangiare e bevete, questo è il mio corpo e il mio sangue per voi). Lui come il salmone torna al luogo dove è nato, in mezzo alla puzza e il fetore, però per morire nell'odore paradisiaco... Simbolicamente è perfetto: di lui sono rimasti solo i vestiti, come nella Tomba del Cristo soltanto la sindone, del corpo nulla, ma in mezzo al nulla di quella piazza la boccetta resta con una goccia dell'amore, smarrita, vagante, appunto come lo è l'amore. Anche Gesù fece tutti i miracoli tranne uno: farsi amare e Giuda è l'emblema del suo fallimento e noi, come quella piccola folla che lo divora, restiamo i mendicanti dell'assoluto, gli affamati dell'amore eterno. 


Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini.
Il nostro linguaggio non vale nulla nel descrivere il mondo degli odori.
Patrick Süskind



La canzone dei Nirvana intitolata Scentless Apprentice è dedicata a questo libro e film. 
Kurt Cobain sostenne di portare il libro in tasca, asserendo che si identificava con l’alienazione di Jean Baptiste Grenouille.

Like most babies smell like butter
His smell smelled like no other
He was born scentless and senseless
He was born a scentless apprentice
Hey
Go away, go away
Every wet nurse refused to feed him
Electrolytes smell like semen
I promise not to sell your perfumed secrets
There are countless formulas for pressing flowers
Hey
Go away, go away
Go away
I lie in the soil and fertilize mushrooms
Leaking out gas fumes are made into perfume
You can't fire me because I quit
Throw me in the fire and I won't throw a fit





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