50 Volte il Primo Bacio

L'AMORE E' ETERNO SE SI VIVE OGNI GIORNO
COME SE FOSSE IL PRIMO
Henry, biologo marino, si innamora di Lucy. L'unico problema è che Lucy soffre di un piccolo disturbo che la porta a non ricordare più niente di quello che ha fatto il giorno prima. Così Henry, nei modi più disparati, cercherà ogni giorno di rifare la sua conoscenza.

UNA PREMESSA DA FAVOLA, PERO’ IRREALE
Il film inizia con un’ouverture introduttiva…
donne di ogni nazionalità, razza, età (persino una maggiorata), addirittura un gay, sono stati turisti nelle isole Hawaii, raccontano in maniera idilliaca una loro avventura amorosa, con un uomo così perfetto che stentano persino a credere che sia stato vero. Egli si chiama Henry Roth, prototipo dell’amante ideale, carino, simpatico, maschio, intrigante, ma ciò che loro ignoravano era il suo mestiere pseudo amoroso di donnaiolo incallito, quando non si ama ma si gioca all’amore, quando le donne diventano uno sport, un hobby, un passatempo con apparenze di legami eterni.

IL VIAGGIO DI HENRY 
L’archetipo del “viaggio”, simbolo del cammino spirituale, è ricorrente in tutte le storie che s’intrecciano con il mondo onirico ed inconscio. Il nostro Henry vuole lasciare le Hawaii per intraprendere un viaggio, e studiare nelle profondità del mare la vita misteriosa dei trichechi.
Questo viaggio è sempre il simbolo della nostra ricerca interiore, le profondità del mare in questo caso sono il nostro inconscio, mentre il tricheco avrà lungo tutto il film, un ruolo di massima importanza: è la nostra parte animale eppure molto intelligente, la parte inconscia ma molto razionale. Mentre Henry prende il largo dalle isole Hawaii, l’albero maestro della sua barca si spezza
ed è costretto a tornare indietro. In altre parole, questo è un viaggio interiore, quindi da soli non si va da nessuna parte, le persone che intraprendono questa ricerca da soli si spezzano la razione e il cuore,
non trovano un senso in questa vita. La bussola di questo viaggio interiore è l’amore, la fiducia totale in qualcuno che ti voglia bene per quello che tu sei,
altrimenti inutile partire, si passa la vita e con gli anni
ci ritroviamo sempre lì nella stessa condizione, pur avendo girato tante città, pur avendo conosciuto tante persone, pur avendo avuto tanti “amori avventurosi”.

AMORE A PRIMA SVISTA
Henry si reca al caffè di Sue, mentre attende
che gli operai al porto mettano a posto la sua barca,
ma è lì al bar dove trova e vede Lucy per la prima volta. L’incertezza dell’amore gli balena in testa: quella non è una turista, quindi perché si sente attratto? La sua regola era quella di non rimorchiare mai una ragazza del posto dove egli viveva, chiara dimostrazione della sua incapacità ai legami stretti
e la sua paura ai compromessi. Henry è il prototipo perfetto dell’amore turistico, oggi molto in voga tra le persone immature, una conoscenza meramente fisica, un contatto “personale” in cui il cervello e il cuore sono esclusi, un amore di passaggio che rispecchia la nostra cultura sempre in movimento, donde anche il sorgere nelle persone di un malessere di frenesia sentimentale, di superficialità per quanto riguarda la conoscenza intima delle persone. Lucy invece, siccome è una ragazza del posto, rappresenta la stabilità, il confronto vero e quotidiano con se stessi, la continuità, il mettere radici in un rapporto serio. Oggi le persone fanno una distinzione molto ambigua, e quando trovano un potenziale partner si chiedono “storia o avventura?”, ma non avendo la capacità introspettiva di conoscersi dal di dentro, di scoprirsi come persone, di guardare con perspicacia cosa sia il cuore umano, allora vivono persino la storia seria in maniera avventurosa, l’amore rimane in superficie, ingarbugliato nella sfera della passione e del sesso, mentre il più delle volte le coppie non arrivano a mettere a fuoco le infinite potenzialità che l’amore ha,
come la conoscenza profonda della nostra parte nascosta (la Creatura), come il perdono che lenisce e rende divino e persino ironico il nostro passato ferito, come la conoscenza profonda del nostro carattere e del nostro temperamento per correggerlo e migliorarlo, ecc. Ecco il perché l’amore muore, rimane turistico, una vista ai migliori posti del corpo umano,
una palpatina qua e là, qualche ricordo nella nostra mente di quella bionda o di quel bruno, ma in verità quei posti panoramici (culo, tette, vagina, bei volti)
hanno altre dimensioni molto più profonde (cuore, sentimenti, ideali) che i turisti per caso non riescono nemmeno a scorgere.

LUCY, ARCHETIPO PSICHICO DELL’AMORE IDEALE
Lucy ha perso la memoria a breve termine
e durante la notte dimentica tutto quello che ha fatto e visto nelle 24 ore precedenti, quindi compreso Henry che inizia a corteggiarla.Henry è così egoista, cioè guarda solo a se stesso persino quando ama, che non se n’accorge del colpo di fulmine che ha subito nei confronti di Lucy, ma inizialmente vuole mettersi in sfida con se stesso, con la sua maestria amatoriale, e non con l’amore di Lucy, donde l’inizio del suo corteggiamento non è che una scommessa che egli fa con Nick (cuoco del Caffè di Sue). Molte persone in amore fanno questo sbaglio iniziale: pensano a se stessi mentre amano l’altro, ma non pensano all’altro,
quindi continuano ad amare se stessi attraverso l’altro. Con Lucy però Henry trova l’osso duro,
trova in lei quella parte di se stesso che è dimenticata, cioè la sua anima, l’amore vero che egli dimentica di mettere in pratica, Lucy riflette in Henry l’amor puro che Henry ha sempre dimenticato di vivere, perché quando l’amore si vive in maniera verace, la persona amata ci mette davanti tutti quelli ostacoli che sono dentro di noi, i nostri difetti, i nostri limiti, quindi la nostra DIMENTICANZA o sonno spirituale, la non consapevolezza (questo è l’archetipo simbolico della amnesia di Lucy) ma spesso noi non li vediamo e crediamo che siano nella persona amata. Infatti, per Henry, Lucy è smemorata, ma egli non sa che chi ha smesso di pensare e ha dimenticato completamente cosa sia l’amore vero, è proprio lui. Sarà l’amnesia di Lucy ciò che strada facendo farà ricordare a Henry cosa sia l’amore e il vero senso della vita.

L’AMNESIA DI LUCY E’ COME L’AMORE, ASSOLUTA 
L’amnesia di Lucy è simbolicamente l’assolutezza dell’amore, non possiamo possedere la persona amata, la sua amnesia è la libertà di rimanere ogni giorno se stessa e ci da a noi la carica per reinventarci ogni giorno delle ragioni per amare, perché finché c’è l’amore la fantasia non muore tra gli amanti, è sempre creativa, come tutte le strategie che Henry s’inventa
per abbordare Lucy, persino ridicole, assurde,infantili, divertenti, ecc. L’altro non è un territorio dove noi piantiamo bandiera e poi possiamo entrarci come quando e dove ci pare, è necessario ogni giorno chiedere permesso, ringraziare, salutare, corteggiare, un fiore, una lettera d’amore, un regalo, un complimento, tutte azioni che spesso finiscono quando noi presumiamo che l’altro ormai è pieno di noi, che è una nostra fotocopia, che si ricorda di noi anche quando dorme, perché è nostro. Quando le belle azioni in amore diventano abitudini, passano dal volere al dovere e non funzionano, si perde la magia, ci sentiamo con le ali tagliate. Ecco il perché Henry cerca di conquistare Lucy il secondo giorno con la stessa tattica infallibile con cui l’ha conquistata il primo, ma è stato un fiasco in pieno! Nell’amore le cose non si programmano, perché l’amore, come le creature, nasce spontaneo, è semplice non artificiale né costruito mentalmente, perché anche se il sesso si fa pure sulla scrivania l’amore non si fa mai a tavolino!. Il vero amante quindi non è colui che innamora tante donne ma colui che innamora tante volte la stessa donna (vale anche per le donne ovvio).

LUCY AMA L’ODORE DEL PESCE 
Henry lavora in un acquarium, quindi le sue mai puzzano di pesce invece per Lucy le sue mani odorano. Soltanto l’amore riesce a vedere le cose belle in quelle che sembrano brutte, soltanto una persona che ti ama può guardare i tuoi difetti, i tuoi errori, la tua puzza, perché quella persona fa diventare il tuo mal odore in un odore profondo, divino, sereno, di riconciliazione, di calma. E’ triste quando noi dobbiamo nascondere la nostra ombra, il nostro passato, i nostri sbagli, per sentirci amati, quando in realtà quell’amore non è ancor vero, altrimenti perché nasconderci di chi dice di amarci?!
Le mani hanno anche un senso profondo, perché simbolicamente rappresentano l’azione, l’agire, l’operare, quindi è prototipo del Creatore, perciò nelle mani di Henry, Lucy rammenta le mani del padre che fa il pescatore. In psicologia questa è una costante:
tutti noi cerchiamo di compensare, guarire, sviluppare i traumi subiti nell’infanzia con l’immagine storta del padre o della madre, riflettendola nella persona amata. Il legame di Lucy col padre è tutto, ma proprio la sua amnesia, il non ricordare nulla, come avviene con l’inconscio, è a causa di un incidente che lei ebbe con il padre. E’ molto difficile scrutare la nostra infanzia, come lo è per Lucy ricordare l’incidente col padre. Quest’incidente ha degli archetipi psicologici molto forti: loro due si schiantano contro un albero (l’immagine dell’albero è la legge del Padre, anche Adamo ed Eva si schiantarono contro un albero) mentre stavano andando alla ricerca di un ananas (il frutto proibito). Finchè noi non riusciremo a ribellarci contro la falsa immagine del Dio e del padre prepotente, non riusciremo nemmeno a perdonarli, quindi nemmeno a ricordare, il che significa entrare nelle profondità del nostro inconscio per smontare i meccanismi di paure e nevrosi che ci condizionano la vita quotidiana, che deformano il nostro carattere.
D’allora siamo condannati a vivere una vita che, apparentemente è felice, come quella di Lucy, eppure è una vita stagnata, ferma, triste, statica, senza futuro: la monotonia dei giorni che si ripetono senza ragione…

LA QUOTIDIANITÀ CHE UCCIDE L’AMORE . Parte 1
Il padre di Lucy e suo fratello Doug sono costretti
a creare ogni giorno l’identica vita di Lucy, sicché lei non scopra la verità… dipingono la stanza di bianco perché lei possa ridipingerla di colori, preparano la stessa torta di compleanno del padre, vedono la stessa partita di baseball, guardano lo stesso film che lei regala al padre, lavano gli stessi vestiti che Lucy deve indossare il giorno dopo, legge lo stesso giornale che il padre ha fatto stampare in centinaia di coppie, ecc. Può sembrare una faccenda fuori dal comune
eppure è la terribile vita che molte persone (mi vien da dire la maggioranza) fanno ogni giorno: fanno la stessa cosa, vanno allo stesso lavoro, guardano film,
mangiano la pizza, fanno sesso, si prendono le ferie, nascono, crescono si moltiplicano e muoiono, vivono sommersi nella sfera della vita materiale, ma non sanno da dove vengono, perché sono venuti in questo mondo, dove andranno dopo la morte, non sanno cosa sia l’essere umano, se davvero esisto o meno un Dio, perchè il male, perchè la dualità, ecc.
Anzi molti cercano di vivere nella distrazione totale pur di non affrontare mai queste domande esistenziali, pur di non affrontare la tragica realtà della mancanza d’amore nella vita di Lucy, il nostro mondo oggi ha una vera amnesia per quanto riguarda i veri valori e il senso della vita.

LA QUOTIDIANITÀ CHE UCCIDE L’AMORE . Parte 2
Da questa prospettiva tanto il padre quanto il fratello di Lucy, acquistano psicologicamente dei significati simbolici in ognuno di noi: il padre che non ci fa crescere, che nel nome di un amore illusorio ci mantiene al nascosto della realtà, è quella nostra incapacità di non affrontare la vita, perché la paternità è la capacità umana in ogni persona
(uomo o donna che sia) di generare, di creare ideali, aspettative, sogni, imprese; mentre il fratello, l’altro io, è il complesso d’inferiorità, tante è vero che nel film Doug compensa il suo senso d’inferiorità gonfiandosi i muscoli, apparentando esser uomo quando in realtà
è debole come un bimbo. Oggi molte persone gonfiano non solo i muscoli, come i palestrati, ma gonfiano anche il portafoglio, vogliono farsi vedere ricchi, gonfiano l’armadio con tanti vestiti, gonfiano le tette cercando figure corporali perfette, gonfiano la testa con tanta falsa cultura che non discende poi nel cuore sgonfio e rimangono a livello umano degli imbecilli intelligentoidi, ecc; tutte queste cretinate non sono che profondi sintomi d’inferiorità, oggi la nostra umanità, in senso umano, è molto piccola, siamo grandi a livello tecnologico, ma in quanto persone
regrediamo ogni giorno a livello umano, perché a livello spirituale e sentimentale, la stragrande maggioranza delle persone è ancora cavernicola: egoisti perché chiudi in se stessi, orgogliosi perché non vogliono aprirsi agli altri, superbi perché non accettano quelli diversi da loro. Mi è capitano con gli anni di trovare delle persone e le vedo come Lucy, sempre con lo stesso vestito, cioè personalità, non cambiano, sono uguali, immaturi, parlano delle stesse cose, come il giornale che Lucy legge quotidianamente, come il telegiornale che noi ogni giorno vediamo alla tv,
le notizie cambiano di formalità, ma il contenuto è sempre lo stesso. Non dobbiamo quindi meravigliarci se l’amore, vissuto in questo vortice di superficialità, routine e stanchezza, finisca per non essere eterno, ma duri un solo giorno, persino poche ore o secondi, quanto dura un orgasmo e poi… basta.

HENRY AL CAMPO DI GOLF ED AL NIGHT, Parte 1 
La prova della cotta arriva quando Henry, gran golfista, si da con la pallina una botta in testa e vaneggia pensando a Lucy, quando arriva l’amore ci travolge, ci sconvolge, non ne combini una buona.
In quell’occasione, il suo amico Ula (il tipico hawaiano autoctono) gli vende un appuntamento con una turista bionda mozzafiato, ma la sera al night Henry non prova alcun’attrazione per la turista, anzi le rivela i suoi trucchi per farle cascare al letto, ubriache,
facendo loro bere una bibita senza alcol. E’ così galante Henry che offre alle turiste l’opportunità di farsi passare per ubriache, scatenarsi sessualmente e poi non sentirne rimorsi o sensi di colpa, perché la sbornia è falsa. Un vero Dongiovanni. Henry pensa a Lucy ma il sapere che lei non può pensare a lui lo lascia indifeso, quindi debole, ferito in quanto uomo e decide di partire per il suo viaggio… Il suo amico Ula cerca di dissuaderlo da voler partire, vede in Lucy (in maniera sbagliata però) la ragazza da spazzo perfetta: non ricorda niente, quindi, niente legami, niente responsabilità, ma Henry come tutti gli uomini che giocano con le donne, ha paura di una donna che sappia adoperare le sue stesse armi d’illusione e delusione, di distacco e d’attaccamento; l’uomo è disposto a giocare con la donna, ma se trova una che gioca con l’uomo, egli fugge, è ancor troppo maschilista per mettersi alla pari, cioè per perdere, perché gli orgogliosi non solo non sanno perdere
ma neppure pareggiare, vogliono solo vincere.

HENRY AL CAMPO DI GOLF ED AL NIGHT, Parte 2
Ula però casca dentro la barca e sfonda il pavimento,
posticipando così la partenza di Henry per la secondo volta. In tanto lui torna al caffè o ci prova con Lucy.
I continui appuntamenti sono davvero un modo attraverso i quali Henry o perde il tempo o cerca di ricredere in se stesso, ma di Lucy ancora non se ne interessa affatto in maniera vera. Il padre cerca di allontanare Henry dalla sua figlia Lucy, è la tipica immagine dell’inconscio, dove non riusciamo ad entrare perché la legge, la morale, l’archetipo del padre e di Dio, ci hanno ferito e non vogliano affrontarli.
Eppure c’è sempre dentro di noi una sensazione di benessere ogni volta che abbiamo un incontro con il Trascendente, soltanto che la maggioranza delle persone non sa come continuare questo confronto.
Infatti il padre disse a Henry che i giorni che Lucy lo vede CANTA. Quest’azione è fondamentale e diverrà essenziale per la finalità del film. Il canto come la musica in generale è la realtà che rammenta lo spirito, l’aria immateriale si materializza nel suono, si rende apprensibile. Allora Henry ne prova una gran soddisfazione personale e ci riprova con più impeto nelle seguenti conquiste.

IL PASSATO E’ SEMPRE LI ALL'AGGUATO
Alla fine nella vita, lungo le giornate più impreviste,
ci saranno sempre degli eventi, delle persone, dei ricordi, che ci rammentano il nostro passato, le spine che ci portiamo dentro non possono di tanto in tanto che ferirci cercando la via d’uscita. Un vigile fa la multa a Lucy perché il bollo dell’auto è scaduto da un anno,
il tempo giusto della sua amnesia, allora nella data della multa Lucy scopre di essere fuori del suo tempo, guarda i giornali e la data non è “domenica 13 ottobre”. E’ tragica quella giornata per Lucy, come sono tragici i momenti in cui noi siamo costretti a rivedere il nostro passato, i nostri sbagli, i nostri sogni frantumati. Non solo soffriamo noi ma anche gli altri,
come Lucy fa soffrire i suoi, che vivono queste giornate ancor peggio delle prime che erano già grigie ed insignificanti. Quando Lucy vede l’album che il padre ha raccolto per lei, in cui ci sono i giornali con la notizia dell’incidente e, soprattutto, le fotografie di Lucy ferita e sanguinante, lei vede un’immagine di lei stessa che non aveva mai visto né mai vissuto
(la sua Creatura o ombra interiore), scopre di avere in testa una ferita, la cicatrice. Noi come Lucy spesso prendiamo coscienza della realtà, ma soltanto per un giorno, per qualche ora che stiamo male e vogliamo stare da soli, ma dopo ci buttiamo di nuovo nel mondo delle dissipazioni, della superficialità senza voler guardare in faccia la realtà. Ecco il perché mi ha colpito la frase che Lucy disse ai suoi: “quindi, dovete mentirmi ogni giorno?”… spesso noi viviamo nella menzogna perché crediamo che sia meno dolorosa della verità, quando in realtà il dolore della verità è molto forte ma una volta accettato passa e ci lascia in pace, quello della menzogna è leggero, ma non per questo credo che sia ragionevole portarlo per tutta una vita. Questi sono i casi peggiori d’amnesia che Lucy quel giorno vede all'ospedale, gente che davvero
pur ripetendo ad ogni 10 secondo “salve sono Tom”
in realtà non sanno chi sono dieci secondi dopo. E sapere che noi siamo circondati da un mucchio di questi personaggi che tanto parlano di sé e niente sanno di se stessi!

IL CAMMINO DELLA SALVEZZA
Lucy è consapevole che all'indomani non si ricorderà nulla di quella verità, nemmeno di Henry e siccome teme perderlo d’allora incomincia ogni sera a scrivere nel suo Diario le esperienze vissute durante la giornata, questo significa confronto, dialogo con se stessi e di conseguenza aiuta a Henry a conoscerla, perché gli rivela i suoi segreti e gusti, come l’amore per i gigli, sicché Henry il giorno dopo le porta un mazzo di gigli insieme ad una videocassetta. Questo regalo, da parte di un ammiratore segreto, è il punto di partenza per la salvezza di Lucy. Henry prende in mano l’album, cioè il passato di Lucy e sa farle vedere ogni giorno il suo passato, non solo tragico ma soprattutto sotto la luce dell’ironia che il perdono sa donare. Una delle caratteristiche che denotano la maturità di una persona è la sua capacità di prendersi in giro, di ridere dei propri sbagli, di non prendersela troppo sul serio.
Lucy guarda la videocassetta… ogni giorno è realista,
affronta il suo dolore, la sua realtà, il suo passato,
venne a conoscenza di tanti avvenimenti storici che ogni giorno lei dimentica… perché ciò che molti misconoscono è proprio il fatto che dentro di noi ci sono mondi a noi sconosciuti, onirici, eppure molto reali.

OGNI GIORNO E’ COME IL PRIMO
Henry e Lucy iniziano una bellissima storia d’amore,
l’amore che si conquista ogni giorno, l’amore che è sempre diverso, l’amore che ti fa sognare… come quella bellissima cornice del loro primo vero appuntamento: un albero, sotto lo sfondo di un occaso e loro due ai lati dell’albero… da quel giorno Lucy si cambia i vestiti, quindi cambia personalità, matura, progredisce, va a visitare gli amici d’un tempo da qui era segregata e tutti invidiano il suo amore. Henry ogni giorno conquista il cuore di Lucy e ognuno di noi ha bisogno di questa santa insicurezza nei riguardi dell’altro, per poter conquistare con più sicurezza la certezza dell’amore dell’altro, ecco il perché Lucy ogni giorno s’innamora di Henry. Nell’amore non ci sono dimenticanze, Lucy scrive le parole d’amore, incomincia persino a registrare filmini su Henry, ogni giorno lei rivive con pienezza il suo sogno reale. Vorrei mettere in risalto alcune sue parole, secondo me, essenziali per capire lo stato d’animo e psichico dell’amore:

Lucy: “Perché non averti incontrato un giorno prima dell’incidente?”.
Henry: “Perché se tu dovessi uscire con me più di un giorno, te ne accorgeresti che sono palloso”
Lucy: “Ci vuole meno di un giorno!”

Mentre Lucy rimpiange l’amore senza le ali, Henry le fa capire che non è bello quell’amore, diventa noioso, palloso, insopportabile. Henry incomincia ad accettare anche la sua ombra, i suoi sbagli di Dongiovanni, sa di non essere stato un buon amante ma un bravo bugiardo, un palloso e noioso racconta balle. Lucy invece non perde l’ironia per accettare la crudele realtà, il che denota in lei una gran maturità, per cui sa scherzando dire delle cose che l’orgoglio di Henry anni indietro non avrebbe mai sopportato da una donna.

Lucy: “Tu mi ami”
Henry: … (silenzio)
Lucy: “Non volevo metterti in imbarazzo”
Henry: “No, ma l’amore è una parola grossa…
fammi vedere… sì, ti amo”

Fu in quell’occasione che si sono baciati per la prima volta, ma d’allora in poi per lei era sempre la prima volta; finché nel nostro partner ci sia questa dolcezza, questa purezza, questa finezza di spirito, noi lo baceremo in quella dimensione, ecco il perché il bacio si vive non solo con la stessa intenzione (amnesica),
ma con la stessa intensità e passione (curiosità: il titolo originale del film era 50first kisses, però il libretto era andato perduto, col tempo il regista gli diede il titolo che oggi porta: 50 volte il primo appuntamento - traduzione letterale dall'inglese)

INCONTRO CON L'OMBRA 
I giorni sono passati, tra appuntamenti, passeggiate, gite, divertimenti, ma una notte, come tante altre, dopo aver fatto l’amore, stanchi, si sono rannicchiati dentro le coperte, tre frasi prima di addormentarsi:

Henry: “Non ti addormentare”
Lucy: “Ho soltanto chiusi gli occhi”
Henry: “Mi sposi?”
Lucy: “Sì”
Henry: “Non ti dimenticare di me”
Lucy: “Mai!”

Ciò detto si sono profondamente addormentati, finché l’alba li sorpresi abbracciati l’un l’altro, ma Lucy al risveglio trovò nel suo letto un uomo che non conosceva (come capita a tante persone dopo lunghi anni di matrimonio o convivenza). Quel giorno lei ebbe più fatica degli altri ad affrontare la sua realtà,
perché il primo contatto con Henry fu traumatico,
non era l’uomo carino che la conquistava ogni giorno,
ma l’uomo che per scontato l’aveva posseduta senza che lei se n’accorgesse. Allora Lucy pensa che Henry non può avere una vita condizionata, come quella del padre e del fratello, crede che Henry farebbe bene
a seguire il suo sogno andando con la barca verso il nord a studiare i trichechi (cioè l’amore animale, quello inconscio), egli non può mai vivere con una donna come lei, avere figli ed essere felice, quindi decide di finire la storia d’amore con Henry:

“Voglio cancellarti dal mio Diario,
come se tu non fosse esistito”, disse Lucy.

Questa è la ribellione della nostra Ombra, proprio quando noi crediamo che le cose vanno bene, quando siamo convinti di avercela fatta, l’inconscio reagisce e butta tutto all’aria. E’ commovente quando loro due riempiono un cestino pieno con i ricordi di Henry e li danno fuoco mentre fuori il cielo torrenziale con la pioggia piange questa fine. Prima di partire però, Lucy chiede a Henry “l’ultimo primo bacio!”, perché le cose quando sono vere non possono essere mai le ultime,
perché sono sempre le prime.

LE FALSE PARTENZE DELL’AMORE
Dopo tutto, per Henry è davvero una sconfitta, sapere che quando finalmente aveva trovato l’amore
si sentiva perso, così come egli stesso faceva perdere la testa alle mille donne turiste con le quali giocava ad amare. Egli ha la testa piena dei ricordi di Lucy, mentre lei persino un giorno venne a visitare l’acquarium e non riconobbe ovviamente Henry.
E’ allora quando Henry per la terza ed ultima volta
decide di partire. Tutti vengono a congedare Henry,
ma in maniera particolare il padre di Lucy che offre a Henry un regalo. Henry chiede di lei; il padre disse che lei lavorava all’ospedale come insegnate d’arte, l’arte è linguaggio dello spirito, Lucy non è più monotona nella sfera materiale, ma libera in quella spirituale, lei non voleva essere più di peso per la famiglia; questa decisione è davvero segno di stabilità emotiva per una persona, distaccarsi dalla casa paterna è dimostrazione d’indipendenza, di maturità, d’equilibrio. Per ultimo gli disse che lei dipingeva e cantava, però Henry, lì per lì, non diede il peso dovuto a quest’informazione.
In alto mare, mentre Henry rimpiange il suo passato,
apre il regalo del padre di Lucy…, sorpresa: un dito nella piaga, era un cd con le canzoni che ricordavano
i momenti tra loro trascorsi e vissuti. Henry canta quelle canzoni e piange, ma proprio cantando si mette nella stessa sintonia d’animo di Lucy e capisce che se anche lei canta vuol dire che in qualche modo, come nei giorni in cui egli la corteggiava all’inizio e lei cantava, voleva dire che ancor oggi lo ricorda, c’era la remota possibilità che lei non lo avesse cancellato della sua memoria… Henry cambia rotta e torna in cerca di Lucy.

CHI CI HA AMATO E’ ESISTO DA SEMPRE IN NOI
L’amore è eterno, se noi ci mettiamo in questa dimensione, prima o poi scopriremo delle cose meravigliose: sapere che siamo stati amati in eterno, ancor prima che fossimo stati creati (come afferma Gesù) è un qualcosa d’unico; sapere che se siamo se stessi alla fine troveremo delle persone che, pur non avendo mai visto prima, sono compatibili in maniera perfetta con la nostra anima e ci conoscono come nemmeno noi conosciamo se stessi; queste esperienze avvengono di rado, perché ci sono pochi veri amanti in giro. Henry corre all’impazzata, trova Lucy e le chiese
la domanda esistenziale per eccellenza, la domanda che ogni essere umano dovrebbe farsi, la domanda che se noi risolviamo saremmo realizzati in quanto persone: Henry: “Tu hai una qualche idea di chi sono io?” Lucy rispose di no, ma rimane sconvolta e vuole far capire a questo “sconosciuto” il perché lei disse di no e lo invita a vedere il suo studio privato di pittura.
Questo studio è l’anima di Lucy, il suo inconscio, il suo cuore. Quale meraviglia ha Henry quando entra in questo studio è lo vede colmo di quadri e dipinti che lo ritraggono in diversi modi, persino esilaranti (come quello con la testa d’uovo).
Lucy: “Non so chi sei Henry, ma ti sogno ogni notte. Perché?”
Henry: “Se ti dicessi che il tuo Diario era pieno di cose di me?”
Lucy: “Allora avrebbe un senso”
Henry: “Tu mi hai cancellato perché pensavi che mi avresti privato di una vita piena e felice. Ma hai fatto uno sbaglio”
E’ l’amore che inventa la vita, che da senso ad ogni giornata, che crea ogni cosa nuova. Anche Lucy (l’amore con le ali) deve imparare che il suo amore è fuori dal comune, non può entrare negli schemi normali dei tempi e delle regole sociali; l’eternità è in ogni attimo vissuto con pienezza, è la pienezza di ogni attimo vissuto come se fosse eterno, è per questo che molti pur vivendo assieme tutta una vita finiscono per misconoscersi, mentre Lucy e Henry vivranno una vita conoscendosi sempre di più ogni giorno. La scena che chiude il film è un arcobaleno di bellezza: Lucy apre i suoi occhi la mattina, vede la videocassetta “buongiorno Lucy” e rivive il passato in un attimo (proprio come avviene nell’eterno), adesso oltre l’incidente, si vede sposata, per cui si tocca la cicatrice in testa e si vede l’anello al dito, mentre dietro la piccola finestra oblò di una barca si apre ai suoi occhi il polo Nord, l’Alaska, il viaggio di Henry era lei, che una volta salita a bordo si ritrova madre, sorprese sempre all’infinito… Questo è l’amore vero, una sorpresa eterna! .... FINE senza fine !!!


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