mercoledì 27 marzo 2019

IL VERO GIORNALISTA MENTE SEMPRE

LO SCIACALLO (2014)
Un ragazzo che ruba per vivere, cerca lavoro senza successo, come tutti si dà da fare, finché scopre un altro modo di vivere, il reporter: rubare emozioni per venderle alla TV, filmati di incidenti, sparatorie, furti, ecc... dove quello che è più visto è il dolore, la paura, il terrore, un mondo quindi di sciacalli e prede psicologicamente malate sia di protagonismo che di cattiveria da distribuire allo schermo e far vedere ai telespettatori. 
Il nocciolo del film è la più crudele delle realtà dei giornalisti: hanno bisogno di notizie, di eventi, di dare in pasto agli affamati di cattiverie e di paure delle notizie crudeli e sanguinose. Infatti Lou è presente dove c'è sangue. E quando non c'è cattiveria da far vedere? allora la si crea, la si inventa, non importa se non è la verità, il giornalista deve vivere anche a costo di mentire, ecco la falsità del giornalismo a cui non interessano le risposte vere ma le domande anche false che pone al pubblico, mentre il pubblico abbocca sempre basta che ci sia sangue. I TG sono un covo di nevrosi, vivono soltanto del male altrui. Questo film mette in luce l'angolo più buio di chi vive di notizie, di telegiornali, di pettegolezzi: siamo vampiri di cattiveria, assettati di novità maligna, ci piace il male da digerire, da vedere, da sparlare, da pettegole.... siamo sciacalli di emozioni e disgrazie altrui. 

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