sabato 18 gennaio 2020

UN NEW AGE DOLCIFICANTEMENTE AMARO

NOSSO LAR (la nostra dimora - 2010)
Di solito trovo irriverente quando un film sulla spiritualità viene catalogato come fantascienza, invece questo film su un viaggio spirituale di cosa capita al corpo dopo la morte, lo trovo a dir poco fantascientifico, anzi una trasposizione della nostra condizione umana ad un piano surreale, fatto da un mondo quasi prefabbricato ed artificiale, troppo perfetto architettonicamente (il paradiso sembrano le isolette degli ultra miliardari di Dubai e i paesaggi tratti dalle figurine dei testimoni di Geova), quindi un film che non da spiegazioni metafisiche nè alla morte e tanto meno alla fine ultraterrena: in cielo si trovano le persone con le nostalgie, le angosce dei cari che non sono arrivati in cielo ma sono rimasti all'inferno o purgatorio. Un film ancor troppo legato a duna visione di sensi di colpa, di un paradiso da guadagnare  arate di bontà. In una parola un film consolatorio, gli archetipi non decodificati, fatti per una spiritualità ancora troppo infantile. Un new age brasiliano (non per caso legato ad un continente dove il supermercato delle religioni abbonda ed offre speranze a basso costo) a mio avviso fuorviante e deludente. 


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