PSICHEDELICO

 

MEMENTO
Memento è un film del 2000 diretto da Christopher Nolan. La parola memento (parola latina, letteralmente "ricordati", imperativo futuro, seconda persona singolare) in inglese indica comunemente qualsiasi oggetto utilizzato per ricordarsi di qualcosa, compresi i foglietti con note e appunti come quelli che si vedono nel film stesso.
Il film è un vero rompicapo per la memoria, perchè il film ha un montaggio delle scene intrecciato come una tessitura a corde (l'ultima scena con la prima, poi la penultima con la secondo, la terzultima con la terza e così via finchè si arriva al centro del film dove appunto il film finisce), sicchè in questo intrecciarsi di scene, fa rivivere allo spettatore, vedendo eventi di cui ancora non ha visto ciò che li precede, la stessa condizione di spaesamento, quindi il film è un continuo richiamo alla memoria dello spettatore che potrebbe anche sentirsela perdere se perdesse il filo del film. . Ma al di là della trama, il film è incentrato sulla necessità umana di ancorare la vita a una successione temporale di eventi. Nel momento in cui ciò non è possibile, essa stessa diventa qualcosa di non gestibile. Il protagonista non sa neppure quanto tempo è passato dall'incidente e ogni volta che si risveglia scopre di nuovo tutto da capo, così come dopo pochi minuti non ricorda assolutamente ciò che stava facendo. Ciononostante, la necessità di avere uno scopo è così forte da spingerlo a continuare a vivere grazie "all'istinto, all'urto e al metodo".


IL LADRO DI ORCHIDEE
(Adaptation.) è un film del 2002 diretto da Spike Jonze. Il film è un vero rompicapo di quattro personaggi che, man mano che si intrecciano si incontra e si scontrano, sembra si adattino l'uno l'altro ma anche che si rubino le loro personalità (ladri di orchidee?). D'altra parte siccome i due gemelli sono sceneggiatori di un film, capita che spesso lo stesso che stiamo vedendo, spesso non sappiamo se siamo dentro o fuori il film, se loro interpretano se stessi o si imitano, se sono falsi o veri, se è una manipolazione dell'uno l'altro oppure se l'altro segue volentieri il suo idolo per ammirazione. Il punto focale è lo smarrimento in se stessi per la ricerca di una personalità nell'altro da sé. Susie si perde in Jhonny mentre lui da ladro, con lei diventa romantico ma per lei ridiventa assassino. Lei si perde nel romanzo delle orchidee con la droga che ne sottrae e rimane sola a desiderare la sua vita onesta ormai smarrita. Lo stesso Charlie, timido ed impacciato, smarrito nella sua incertezza sotto il peso dell'ombra brillante di suo fratello gemello, si perde nell'ammirazione di Susie finchè scopre che lei non è nulla, mentre riacquista la vita dalla frase fiore (orchidea) di suo fratello: 
TU SEI CIO CHE AMI, NON CIO CHE AMA TE. 
- "La cosa meravigliosa è che ognuno di questi fiori ha un rapporto particolare con l'insetto che lo impollina. C'è una certa orchidea che ha lo stesso aspetto di un certo insetto perciò l'insetto viene attratto da quel fiore,il suo doppio,la sua anima gemella,e non desidera altro che fare l'amore con lei. Una volta volato via,l'insetto vede un'altra orchidea anima gemella e fa l'amore anche con quella,impollinandola,e nè il fiore,nè l'insetto capiranno mai il significato del loro atto d'amore. E come potrebbero sapere che è grazie alla loro breve danza che il mondo vive? Ma è così. Facendo semplicemente quello che sono stati progettati per fare danno vita a qualcosa di magnifico e grandioso. In questo senso ci dimostrano come vivere. Ci insegnano che l'unico barometro che si ha è il cuore; che,quando individui il tuo fiore,non puoi permettere a nulla di intralciarti." 

- IL CAMBIAMENTO NON è UNA SCELTA, SUCCEDE, E TI RITROVI DIVERSO 


DONNIE DARKO (2001)
Film fantasmagorico, basato sul libro "La Filosofia dei viaggi nel Tempo" di Roberta Sparrow che nel film viene rappresentata con la "Nonna Morte", un'anziana signora che passa le sue giornate in completa solitudine e facendo la spola tra la casa e una cassetta della posta, sempre vuota. Donnie tenta compassionevolmente di instaurare con lei un dialogo, ma Nonna Morte gli sussurrerà all'orecchio una macabra sentenza: "Ogni creatura sulla terra, quando muore, è sola". Donnie è un ragazzo disturbato, con precedenti di piromania, che nottetempo, in preda a misteriosi attacchi di sonnambulismo, abbandona la casa dei genitori per risvegliarsi allo sbaraglio.  L'esistenza della famiglia Darko viene sconvolta dalla caduta di un motore d'aereo precipitato direttamente nella camera di Donnie, ma lui non è nella sua stanza: dopo un episodio di sonnambulismo nel quale incontra un misterioso personaggio, si risveglia nel campo da golf di Middlesex. La sua popolarità come scampato alla morte lo rende non celebre ma eccentrico giacchè lui ci mette tanto del suo: ha visioni, parla con un coniglio (Frank, è un personaggio di favole nordiche semi-horror e viene utilizzato nella mitologia di Halloween) e questo coniglio lo spinge a commettere una serie di atti di vandalismo: allaga la scuola (ma questa è corrotta da clientelismo), da fuoco alla casa di un guru (che poi si rivela un pedofilo);  lo stesso coniglio lo chiamo fuori casa impedendoli di morire nell'incidente della casa schiacciata dal motore dell'aereo... che poi secondo le investigazioni, nessun aereo  ha mai riportato di aver perso un motore. Qui entra quindi in gioco il sogno di Donnie o le sue visioni schizofreniche con la realtà: La Verità sta sul fondo di un pozzo senza fondo!. 
Donnie allora imparando a viaggiare nel tempo ha due possibilità: o salvare se stesso o salvare la fidanzata che viene uccisa in un incidente d'auto, come? tornando indietro nel tempo e uccidendo Frank, il ragazzo che la investe con la macchina, proprio colui era travestito di coniglio per la festa di Halloween. Frank quindi non è una visione, è il suo amico che tornando indietro nel tempo lo tormenta per averlo ucciso oppure e un "morto manipolato" come suggerisce il libro dei viaggio nel tempo, che aiuta Donnie a compiere le sue missioni. Qui le linee temporali si intrecciano, sembrano far lotta tra di loro. Donnie tornando indietro alla notte del 2 ottobre in cui Frank gli è apparso per la prima volta, non si scosta ed il motore d'aereo lo colpisce in pieno, uccidendolo. Però Gretchen, la sua fidanzata,  non lo ha mai conosciuto ed è salva. Resta il problema del motore dell'aereo, per di più sapendo dopo che su quell'aereo (senza motore) viaggiavano Rose e Samantha Darko, madre e sorella di Donnie. 


L'UOMO CHE UCCISE DONCHISCIOTTE 
Questo è un film del 2018 co-sceneggiato e diretto da Terry Gilliam è un perla sublime. Ben si sa non è un film facile da capire, come non è capibile la follia donchisciottesca tra l'altro. Il film come il libro, ti porta sul piano surreale, a volte non riesci a capire dove sei (in qualche modo ti fa assaggiare la pazzia) non sai chi sei, se sei il regista, il lettore, un protagonista, se sei nel film oppure sei un personaggio del tuo stesso film, in somma non sai se ricordi oppure se sogni o davvero reciti per seguire, come nella folla sociale, un copione. 
Quanti sono diventati dei matti per seguire il loro lavoro, appunto come il regista del film? Matti da immedesimarsi tanto nel loro lavoro che fanno alla fine quello che gli altri non riescono a fare, a questo punto da regista diventa protagonista, non ha un lavoro ma è il lavoro che possiede lui e lo domina, se ne impossessa e lo porta fuori dalla realtà. E chi le sta accanto lo deve assecondare, tanto lui è il capo non lo si può contraddire quindi se dice che io sono Sancho Panza io me ne adeguo, no? non vi capita questo di continuo in un posto di lavoro? a scuola con gli insegnati? nel religione con i ministri?... e vai a dir loro che sono pazzi... Il film poi ha tra le righe una critica sottile e micidiale contro il cinema stesso (strumentalizza le ragazze, le usa sessualmente, fa fare a degli incompetenti incarichi che poi vengono spacciati con la firma di un famoso ma siccome è famoso nessuno poi critica l'incompetenza e via dicendo) in questo caso l'uomo che uccise  Donchisciotte è se stesso, chi uccide il cinema sono gli affaristi del cinema, chi uccide la musica sono le case discografiche, chi uccide la letteratura vera e profonda sono le case editrici che stampano qualsiasi baggianata pur che si venda, chi uccide la TV sono gli spettatori ignoranti, chi uccide la religione sono i falsi fedeli, chi uccide il commercio sono le banche, chi uccide l'amore è il matrimonio e via dicendo.. il titolo è azzeccatissimo, come lo è la metafora di una follia donchisciottesca che non sa altro che sventare e sventrare la ragione di cui nessuno ne vuol sentire nulla, perchè? perchè la predica un matto!!!. 

INCEPTION (2010)
SIETE PRONTI PER SCENDERE AL LIMBO ONIRICO?
Un film metafisico, allucinante, una vera seduta psicanalitica nel mondo onirico, in quel mondo dei sogni dove ogni tanto scopriamo di essere stati ingannati perchè non sappiamo cosa sia la realtà, visto che questa che viviamo è così assurda da ritenerla irreale ed assurda, un furto alla nostra immaginazione, invece quella sogniamo sembra essere più idilliaca e vera. Infatti il film racconta l'operato di un gruppo professionisti di Ladri che rubano sogni, ma non andiamo troppo lontano: non ci hanno rubato i sogni i ladri della politica, della scienza, della religione, delle ideologie di turno? Basta guardare il mondo del marketing e della pubblicità: sono una vera inception che ci ruba dentro i sogni senza che ce ne accorgiamo, irrompono nella nostra coscienza rubando le nostre speranze, sogni, ideali (estrazione) o ce li cancellano. Quello che noi chiamiamo istruzione spesso non è altro che una inception: impiantare un’idea nella coscienza di un individuo, a sua insaputa per dominarlo e rubarli l'anima (simboleggiata nel film con la multinazionale dell’energia che Saito voleva rubare a Robert Fischer). 
Per creare una convinzione assoluta (innesto) si deve andare molto in profondità nella coscienza umana, nel film questo processo viene descritto con i sogni a scatole cinesi: avere un sogno dentro un altro (una vera matriosca). Ma il fatto più disorientante del film è proprio il fatto che il film inizia dentro il sogno e finisce che tu non sai se stai sognando di essere sveglio o ti sei svegliato e sai di aver sognato.  Realtà e fantasia si intrecciano fino ad identificarsi e confondersi. 
A livello teologico anche noi non siamo altro che sogni di Dio, idee nella sua fantasia vivente e non sappiamo chi ha creato chi: noi creato Dio o Dio creato noi. 
A livello psicanalitico invece c'è un altro versante del nostro labirinto psichico: un idea per radicarsi ha bisogno a sua volta di un altra che la fonda e questa a sua volta un altra, ecco i livelli di profondità in cui si sommergono i nostri viaggiatori nei sogni a catena. Il rischio è quello di rimanere intrappolato in una dimensione senza potersi svegliare (le cosiddette fissazioni mentali). Per evitare questo rischio i nostri ladri fanno un modo tale che su ogni piano onirico uno di loro resti sveglio e non vada oltre col compito di richiamare la squadra nella realtà precedente (noi le chiamiamo citraciti o ferite di vita). Avviene poi come nella dimensione dell'anima: tempo e spazio si azzerano, si annullano, si aprono a mondi paralleli.
Per scende nella profondità della nostra psiche ugualmente dobbiamo avere dei punti fermi (compagni di viaggio) punti che abbiano anche un fondamento reale (un Totem, in psicologia si chiama ricerca oggettuale, è un oggetto che ci aiuta a rintracciare la nostra origine come un filo di Arianna, guai a perderlo) senza questi siamo persi. Infatti come si chiama la compagna che sta vicino a Cobb? Ariadne, l’architetto onirico, è lei che aiuta Teseo a fuggire dal labirinto (Limbo) e scamparsi dal Minotauro (il senso di colpa per la morte della moglie). Anche Teseo venne punito per aver infranto le barriere del regno dei morti, ossia i luoghi del sogno, proprio come Cobb infrangendo il limbo. Il viaggio di Cobb viene compromesso perchè (come avviene con la psicosi) si lascia intrappolare da un senso di colpa: la perdita della moglie. E' sempre l'amore mancato che ci seppellisce nell'angoscia e nella follia, infatti morire nel sogno sarebbe invece equivalso a finire in uno spazio onirico detto "limbo" (nevrosi). Non dimentichiamo che fu questo innesto (amore mancato) che rese la vita impossibile di Mal e la portò al suicidio. E' come se una parte di noi (il femmineo) si fosse immolata al mondo onirico (non per caso Mal in quanto donna è simbolo della dimensione spirituale e dell'anima). Dunque o Cobb resta nel mondo dei vivi (sveglio ma senza l'amore nè i figli) oppure accetta la morte dell'Ego ed allora attraverso nell'ultimo livello del sogno, il limbo, trova la via d'uscita, la redenzione, per dar senso alla sua vita: riabbracciare i figli. Due aspetti sono fondamentali: i treni nel film indicano che il pensiero è in azione, il sogno è un corsa, ogni volta che si va in una dimensione nuova appare un treno in corsa. Il calcio per risvegliare dal sogno un compagno, sono le cadute o calci che ci dà la vita per richiamarci ad un altra dimensione ed infine il Totem (feticcio). La fine del film è paradossale, ben si sa che Cobb aveva tante volt sognato quella scena di riabbracciare i suoi figli, ma nei sogni non era presente il suocero, alla fine invece c'è. Il fatto che la Trottola (il suo Totem) giri senza posa indica o che lui è rimasto incastrato nel limbo divorato dal Minotauro (la colpa) oppure che distratto o meglio attratto dalla PRESENZA dei suoi figli ormai non gliene fregava niente del sogno, dopo tutto questo è il suo viaggio, un’esplorazione tra sé e se stesso: ha scelto di non sapere, il suo sogno era realizzato: stare con i suoi figli, quella era per lui l'unica realtà vivente, se poi quello è (come per lo schizofrenico) un altro limbo, si vede che per Cobb andava bene visto il disinteresse per il suo Totem. A me sembra invece che gli spettatori siamo rimasti fissi (addormentati) sul risultato di quella trottola: gira ancora oppure è caduta?  Se gira ancora state dormendo e non so come darvi un calcio altrimenti rimango intrappolato anch'io cercando di farvelo capire. 

NEL LABIRINTO DELLA MENTE (2005)
Un film affascinante, coinvolgente ed alla fine anche travolgente, perchè proprio alla fine si riesce a comprendere una via di possibile interpretazione ed intesa di tutto il dramma. E' un film a ritroso, parte da un futuro ipotetico nella mente di Henry che, mentre sta morendo a causa di un incidente, vede nelle persone che lo circondano una sua possibile vita oppure la vita di quelle persone in una realtà alternativa, infatti è allora che il sogno o delirio del moribondo si intreccia con "la realtà" di Sam e Lila sino a confondersi e persino i tempi si sostituiscono per completo. Quasi tutti interpretano il film in senso unico: con gli occhi di Henry. Ma provate a dare vita e realtà a Sam come Psichiatra e Lila come pittrice: in quest'altro senso Henry sarebbe una proiezione schizoide e psicotica di Sam nel quale vede un suo crimine passato e dal quale non riesce a perdonarsi e fa lo psichiatra per salvare la vita altrui. Henry fece impazzire la sua prima psicanalista e lo stesso sta facendo con Sam. Lila un altra suicida che rimane bloccata in una porta chiusa guardando l'anello di Sam che va a suicidarsi quando lei (come dice Henry a Sam) è l'unica che avrebbe potuto salvarlo. Sam infatti dice che Lila non proverà di nuovo il suicidio perchè si sente ormai amata ma lei comprende all'ultimo momento che Sam si suiciderà e lo rincorre. Allora sorge il dubbio: se Henry pensa in terza persona attraverso le persone che lo vedono morire, come mai quelle persone sanno che lui ha un artista preferito di cui seguire le orme fino al suicidio?  Tristan Rêveur, Bruciò tutti i suoi quadri prima di uccidersi e scrisse solo una riga: "Un suicidio elegante è la suprema opera d'arte". Ci sono moltissimi momenti ed azioni che lasciano intendere che il delirio di Henry abbiamo una vita propria, per esempio nella frase dell'Oratore "Tristan Rêveur una volta disse: "Se non possiamo vedere il vento, possiamo vedere la volontà del vento", così Sam non vede la sua psicosi ma vede lo psicotico di Henry; Infatti Henry non ha fiducia in Sam e questo cerca di rassicuralo con una frase contraddittoria: "Ogni giorno curo persone che hanno problemi che non ho avuto personalmente". Un altro momento chiave è quando Sam confuso tra realtà fantasia ed illusione cerca di rassicura Henry dicendoli: "Henry, guardati intorno: se questo è un sogno, c'è il mondo intero dentro". Alla fine del film comunque c'è il secondo inizio già profetizzato; Sam e Lila e vanno a bere un caffè insieme e la loro fine già l'abbiamo vista negli occhi di Henry che, come diceva Sam disperato, conosce il futuro. 

SOURCE CODE (2011)
Il Source Code è un programma virtuale ancora sotto forma sperimentale che fa rivivere ad una persona appena deceduta gli ultimi 8 minuti della sua vita oppure della vita di un altro a lui compatibile. In questo modo si creano realtà parallele, viaggi nel tempo (controllare il passato per dominare il futuro), linee temporali che viaggiano in mondi alternativi. In qualche modo è come se la memoria di questo morto fosse tenuta in vita attraverso un programma mentale artificiale che proietta informazioni ad un comando elettronico.  La trama è semplice ma apre in quello scenario delle possibilità di vivere e creare mondi alternativi infiniti, perchè il protagonista (Colter Stevens militari morto in una missione ad Afghanistan) riesce non soltanto a vivere in un mondo parallelo ma persino a modificare in quel mondo la linea temporale fuggendo così alla morte e rinascendo in un altra vita con un altra identità, il tutto spinto dall'amore per una donna (futuro) e la riconciliazione col padre (passato). In questo film possiamo comprendere come mai il nostro Ego muore 8 minuti dopo la nostra stessa morte. Il contatto di Colter col mondo reale è La Goodwin, un capitano che scopre che l'anima esiste in quanto autonoma, ragione per cui aiuta Colter a fuggire da quel sistema tecnologico ed avere una vita propria in un altra dimensione. Un film Capolavoro, un intreccio di fantascienza e filosofia, tecnologia e misticismo, la forza delle macchine e la potenza dell'amore. 

L'UOMO SENZA SONNO (2004)
Un film dal punto di vista psicologico semplicissimo: un uomo,  Trevor Rezni, cancella il suo passato per seppellirvi la sua colpa, questa è la prassi lineare del trauma e della nevrosi. Di fatto inizia sbarazzandosi di un cadavere che non è altro che se stesso. Non dorme finchè non accetterà la colpa, di fatto il film finisce in quella dimensione onirica, uscendo da un tunnel, come un parto, come un risveglio, come la morte verso la luce o verità. La coscienza lo perseguita nel panni di un uomo, Ivan, lo vede ovunque persino immortalato in un foto con un compagno di lavoro e tramite questa foto la sua fidanzata capirà che l'insonnia di Trevor è ormai follia: non vede se stesso nella foto, come noi non vediamo se stessi nella colpa. Trevor cerca nelle sue allucinazioni di rimediare la colpa (innamora la madre del bambino che ha ucciso, li porta a fare una passeggiata, si prende cura di lui, ma ) alla fine la coscienza nei panni di Ivan lo porta a pagare con la stessa moneta: Trevor si fa investire da un pirata della strada, soltanto in quel modo scopre che la macchina che cercava era la sua, rubata tanti anni fa dal suo silenzio. Il cerchio si chiude, Trevor riesce a dormire quando accetta se stesso come Killer, la parola che tanto cercava di completare nel bigliettino di un appeso appeso al frigo: la su auto condanna. 



LOOPER (2012)

ENTER THE VOID (2010)
Questo film è un melodramma psichedelico, unico nel suo genere, perchè quello che tu vedi nello schermo è lo stesso che vedono gli occhi del protagonista per cui tu puoi immedesimarti attraverso la sua visione e rivivere la sua stessa esperienza visiva. 
La trama è semplice: due giovani, fratello e sorella, Oscar e Linda, stranieri e precari nella città di Tokyo,  pur di vivere lei fa la spogliarellista e lui lo spacciatore di droghe. Oscar ha un amico, Alex, un consumatore di droghe a livello esperimentale, gli presta un libro che parla delle esperienze post morte e quanto siano simili agli effetti dela droga DMT (Dimetiltriptammina) E qui dobbiamo fermarci:
La DMT è un alcaloide presente in molte piante e nel fluido cerebrospinale degli esseri umani, alcuni studi hanno dimostrato che il nostro cervello segrega questa sostanza durante la fase REM dei sogni. Cosa è il sonno? è il fratello della morte, noi mentre dormiamo proviamo la morte e di fatto Alex afferma che quando le persone muoiono segregano una forte quintita di DMT quindi i consumatori di questa droga fanno un assaggio della morte. Le riprese del film sono straordinarie, perchè ti fanno rivivere alcune di queste esperienze:  allucinazioni visive vivide, maggiore nitidezza e brillantezza dei colori, alterazione di tutti i sensi, il corpo "dorme", caratterizzato dalla percezione / visione di figure geometriche perfette come un caleidoscopio nel quale si muovono dei frattali coloratissimi e fluorescenti. Questa fase potrebbe essere descritta da alcuni come «l'esperienza di divenire uno "spazio obiettivo" di almeno tre dimensioni.
Oscar viene ucciso e la sua anima inizia ad avere un viaggio simile a quello che si ha con lo sdoppiamento del corpo attraverso le droghe, ma anche attraverso la meditazione profonda come testimoniano le persone che fanno viaggi astrali, sogni lucidi ed estasi mistiche, per cui si mischiano esperienza di droghe allucinogene, psichiche e spirituali. Infatti in questi viaggi alterati della coscienza lo spazio nel colore è come un portale che ti fa rivivere tutta la tua vita (Oscar rivive  la sua infanzia, la perdita dei genitori, il giuramento di restare insieme a sua sorella, la sua stessa morte, ecc). Ma pur vivendo in forma smaterializzata, come un fantasma, Oscar vive il presente e segue la vita di sua sorella per mantenere la promessa di restarle vicino: riesce ad entrare nella sostanza delle cose fino a materializzarsi nell'ovulo dal quale sua sorella avrà un figlio (così lui si reincarna nel figlio della sua sorella e compie la promessa di restare con lei per sempre).  Questa ipotesi mette a repentaglio la possibilità della reincarnazione. 







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