IL PROFESSORE MARSTON E WONDER WOMAN (2017)
Il Dr. William Moulton Marston è uno psicologo ed inventore di Harvard che inventò la macchina della verità e il personaggio di Wonder Woman. Influenzato dal rapporto poliamoroso con la moglie Elizabeth e l'ex studentessa Olive Byrne e dagli ideali femministi delle due donne, Marston fu ispirato nella creazione della super eroina dei fumetti. Marston morì di cancro alla pelle nel 1947 e Elizabeth e Olive rimasero una coppia e allevarono insieme i loro figli.
Un rapporto a 3, un po costretto da lui,un po rassegnato da parte della moglie ma alla fine pieno di intrighi, amore, passione, erotismo e un pizzico di perversione. 1915 Marston sposò Elizabeth Holloway, brillante studentessa e poi ricercatrice in psicologia alla Boston University, poi nel 1925 Marston conobbe la studentessa Olive Byrne, che diverrà la sua seconda partner di vita. Tramite Olive viene inizia a far parte ai riti di iniziazione della sua confraternita studentesca femminile, a sfondo sessuale. Fu così che la relazione psicologica di dominazione-sottomissione e le fantasie di bondage presero il sopravento per sempre
(quella corta di wonder woman ha dell'altro, dice tante verità!!!).
Marston chiese (o meglio impose visto l'ultimatum) alla moglie di fare un rapporto a 3 insieme ad Olive (“o accetti Olive, o te ne vai”). Le donne innamorate dello stesso orizzonte (l'ego di Marston) trovarono l'accordo. Nella pratica del bondage Marston esplora, in prima persona da psicologo, i reconditi della sua anima inquieta assaporando la superiorità intellettiva femminile e plasmando nel suo immaginario di Wonder Woman e le sue due meravigliose donne, sostenendo che c’è un ideale maschile intrinseco di libertà mai priva di anarchia ed aggressività (anche mentale quindi non necessariamente fisica e neppure sadica) e d'altra parte un ideale femminile di attrazione amoroso che si sottomette all'autorità amata (devozione). Nel 1941, con l’apporto della moglie, della compagna e del disegnatore Harry G. Peters, Marston ideò il personaggio di Wonder Woman, un idea controcorrente visto che la donna non aveva un posto tra gli eroi, un opportunità davvero fantastica per il femminismo nascente. Ma quello che Marston predica non pratica (predica bene e razzola male): Marston teorizzava l’intrinseca superiorità mentale delle donne rispetto agli uomini; Wonder Woman è l'eroina che si libera dal potere patriarcale, l'’amazzone Diana Prince diventa il simbolo e modello della donna emancipata (ma nella vita privata sia Elizabeth che Olive erano soggette all'adorazione di Marston).
«Il miglior rimedio per rivalorizzare le qualità delle donne è creare un personaggio femminile con tutta la forza di Superman e in più il fascino di una donna brava e bella.»
(William Moultom Marston)