Dracula

IL CONTE DRACULA (1992)
L'immagine del Vampiro nasce nel medioevo,
applicata all’avidità del signore feudale oppure
a quella dell’usuraio ebreo, per lo più associato
alla paura del contagio della peste.
La vicenda storica del conte Dracula che iniziava nel 1456, con l’atto di vassallaggio verso il re di Ungheria,
si concluse un ventennio dopo in seguito alla sua morte. Il principe di Transilvania era nato intorno al 1437, o appena pochi anni prima di questa data.
Egli era figlio di quel principe Vlad che aveva ricevuto nel 1431, a Norimberga, il governatorato della Valacchia e l’investitura della Societas Draconis,
ovvero dell’Ordine del Dragone, il cui fine dichiarato
era quello di combattere gli infedeli, difendendo la persona del re di Ungheria e perpetuando la condanna dell'eresia hussita. Era un gladiatore di Cristo che uccideva i non cristi in maniera cristiana.

CHI ERA IL CONTE DRACULA?
si chiamava vlad tepe (vlad l'impalatore) conosciuto anche come vlad dracul(diavolo) per il suo modo crudele di uccidere tutti i ladri e traditori. Il nome dell'impalatore viene dal fatto che faceva uccidere le persone ficcandole nel corpo un palo enorme, una sofferenza atroce e una morte angosciosa da giù in su e lasciandoli esposti come esempio. Un altra storia su di lui racconta come una sera organizzò una cena invitando 40 dei piu ricchi della corte, ma corrotti, li chiuse nella stanza e li fecce decapitare costruendo con le loro teste una piramide. Era molto sadico nel uccidere,ma solo ladri e disonesti. Il suo sopranome di vampiro deriva dalla sua sete di sangue, dal suo modo sanguinario di uccidere.

PRENDETE E BEVETENE TUTTI
QUESTO E' IL MIO SANGUE VERSATO PER VOI!
Le parole sono di Cristo... prometteva la vita eterna, attraverso il dono di sè non attraverso la possessione della vita altrui. In Dracula c'è anche il messaggio di vivere per sempre a spalle degli altri. La nostra epoca ha il tabù della morte, come l’epoca vittoriana aveva il tabù del sesso. Oggi si parla piuttosto di chirurgie plastiche, di fitness, di diete ed alimenti che conservano a lungo la pelle e la vita. Pascal diceva: “Gli uomini non avendo potuto guarire la morte, hanno deciso, per rendersi felici, di non pensarci”. In Dracula c'è il messaggio sottile di vivere per sempre la sete della vita attraverso la morte altrui.

ATTENTI AGLI AMORI VAMPIRI!!!
Quando l'amore è un contagio
come un morso vampiresco...
quando malatamente si vive dell'altro:
"senza di te morirei" che frasi belle ma avvelenate di dipendenza quindi di mancanza di libertà, di possessività assoluta. Come la zanzara, la zecca, il pipistrello, il vampiro ha la proprietà di rendere analgesico il suo morso ... anche un certo tipo di "amore", dicono che senza di te muoiono, si suiciderebbero, ti tolgono tutto lo spazio, la tua indipendenza, il sangue. Se l'amore non produce la libertà non è indipendente quindi è vampiresco, da evitare.


QUANTI VAMPIRI A GIRO?!
L'esordio dei film dell'Horror è stato del tutto coincidente con la nascita della psicanalisi che ha rivelato proprio come nei meandri e nel buio del nostro inconscio si alberghino tante di quelle proiezioni mostruose.
Il vampiro, non avendo vita propria (sangue, identità)
si nutre della vita altrui, un po come fanno oggi le masse e le sette religiose: divorano il sangue ignoto oppure come fanno i sistemi politici ed economici: vivono del sangue dei poveri.

SCOPRITE IL VAMPIRO CHE DORME IN VOI!
Dracula in quanto vampiro il suo corpo non proietta l’ombra, poiché è egli stesso l’Ombra, e la sua immagine non è riflessa da alcuno specchio
perché il suo corpo non ha contorni definiti:
egli è e non è allo stesso tempo.
Chi non possiede l’ombra ha gravi problemi e grandi difficoltà ad esistere.
Lo sforzo di ogni essere umano è quello di integrare la sua Ombra, in quanto parti di sé che l’individuo non vuole vedere e con le quali non riesce ad entrare in contatto: il lato oscuro della propria psiche. Nel caso tale integrazione non riuscisse si correrebbe il pericolo
di essere fagocitati da essa o quanto meno di perdere
la propria dimensione di definizione e quindi di esistenza autonoma.
Il vampiro, infatti, non può esistere autonomamente,
ha bisogno continuo della sua vittima sia per sottrargli l’energia attraverso il pasto del sangue (in quanto tessuto, parte tangibile del corpo in medicina il sangue è considerato un tessuto piuttosto che un liquido poiché le sue componenti sono così cariche di sostanze
e gli conferiscono un così tale spessore che non si può considerarlo altrimenti) sia per potersi definire attraverso il rispecchiamento in essa.
Quanti di noi usiamo la figura di un altro? quanti oggi vogliono assomigliare a Vasco Rossi, a Madonna, alle veline? questo è un vampirismo psichico, un vivere del riflesso altrui perchè carenti di personalità.
Ecco perché oggi molti, come i vampiri, odiano la Luce (la verità) vivono nelle tenebre (L'ignoranza).

IL VAMPIRO: LA FORMA PIÙ DRAMMATICA DEL PARASSITISMO PSICOLOGICO
Il pipistrello è un animale caratterizzato da molteplici significati simbolici la cui natura ambigua (è un mammifero munito di ali) ha suscitato l’attenzione di molte culture.
In Occidente viene considerato una creatura lugubre, ed è temuto per la sua leggendaria propensione ad impigliarsi nei capelli degli uomini.
I racconti su una specie di pipistrello sudamericano, il vampiro, che succhierebbe il sangue degli uomini, hanno contribuito al fatto che in Europa, l’innocuo pipistrello, che si ciba di zanzare,venisse considerato simbolo sempre più negativo.
Il pipistrello è un' incarnazione delle forze sotterranee, distruttore della vita e divoratore della luce, divinità della morte.
Il pipistrello, topo e uccello, rappresenta l’essere che si blocca in una fase della sua evoluzione verso l’alto.
Non è più al grado inferiore, istintuale, ma non ancora a quello superiore.
Uccello mancato, esso è un essere mostruoso, è la realizzazione di un cattivo volo, di un volo nero, di un volo basso; rappresenta allora l'evoluzione spirituale che è stata intralciata.
In occidente il pipistrello resta un mammifero volante che odia il giorno e ama le tenebre, che riesce a vedere al buio e dorme a testa in giù.
Non è un caso che molte credenze relative a spettri succhiatori di sangue usino come supporto naturale questo animale.
Questa immagine mortifera e disumana ha ispirato la figura del vampiro Dracula.
Il vampiro è un morto che si pensa esca dalla tomba per venire a succhiare il sangue ai vivi.
Dracula ne è l’incarnazione tipica.

DENTRO DI NOI C'è UN OMBRA CHE CI DIVORA
Il vampiro rappresenta la brama di vivere che rinasce ogni volta e che invano cerchiamo di dominare.
Il vampiro però trasferisce sull’altro questa fame divoratrice.
Quando l’uomo si assume la propria responsabilità, il vampiro svanisce.
Finchè sopravvive, non si è risolta una problematica fondamentale. Si è corrosi, divorati, si diventa un tormento per sè e per gli altri nella misura in cui non si è capaci di alcun autogoverno.
L’immagine del vampiro, così diffusa nei sogni e nella vita delle persone, è la forma più drammatica di parassitismo psicologico.
Succhiare il sangue altrui, la forza vitale, il veicolo della vita e dell’anima, significa alimentare dipendenza morbosa e patologica, disconoscendo il fatto pur così evidente che il sangue scorre nelle vene di ognuno.
Questo innesca un circolo vizioso di morbosa dipendenza in cui il proprio lato oscuro porta morte intorno.
Continuare a vampirizzare l’altro significa rinunciare ad una propria evoluzione spirituale.
Il vampiro è figura notturna, diabolica, divoratrice, e come molti altri simboli analoghi si collega all'immagine dell’inconscio divoratore e distruttivo.

Dracula -"..odiato e temuto. Sono morto per tutta l’umanità, Ascoltatemi :io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula. (...) Io vi do la vita eterna,l’amore eterno. Il potere delle tempeste e degli animali della Terra. Venite con me per essere la mia amata sposa, per sempre.(....) Mina sarete maledetta come me che devo camminare nell’ombra della Morte per l’eternità, io vi amo troppo ... per condannarvi.
Mina -"Voi siete il mio amore, e la mia vita per sempre (...)Verrò sì. Non mi importa. Fatevi vostra (..) Portatemi via da tutta questa morte !

LA DELUSIONE D'AMORE SI GUARISCE CON IL TRADIMENTO?
Ben sappiamo che il conte Dracula era un cavalieri di cristo, ma un Dio che non salvò dalla morte la sua amata, per questo lui rinnego quel cristo e divenne un anticristo che non da il sangue ma lo succhia. In quest'azione ritroviamo il comportamento autolesionista di chi sentendosi tradito per forza si sente spinto a tradire, credendo di fare del male a chi ha amato senza accorgersi che il male lo si fa a se stessi per primi. Bestemmiare non è altro che un modo indiretto di riconoscere che esiste un amore mancato per la persona che si odia non potendo averla amata tanto quanto si avrebbe potuto e voluto.

- Dracula- " L'uomo più fortunato che calpesta questa terra è chi trova il vero amore ..." "Il sangue è vita..."
- Mina -«C’’è un lato oscuro e sinistro in lui che trovo irresistibile. Non ho mai incontrato nessun uomo con una simile passione per la vita».

Non sono attratto dalle feste, le orge o altri divertirmi, non mi manca il sole, non ho bisogno di alcun splendore o luce. E il mio cuore, che già desidera con nostalgia ardentemente la terra dei morti, nulla può confortarlo. Amo la notte grigia, buia e il crepuscolo del giorno, mi piace stare da solo e considero i miei pensieri come la compagnia a me più adatta.

Sono circondato dal male
che ho persino paura di nominarlo.

Che Dio non permetta che io impazzisca - te lo sto chiedendo. 
La sicurezza e il senso di sicurezza appartengono al passato. 
Posso solo sperare che finché vivrò non impazzirò - se, ovviamente, questo non è già successo.

Ricorda che la risata che da sola bussa alla tua porta e ti chiede "Posso entrare?"
questa non è una vera risata, questo è il tuo re, che viene quando vuole e come vuole, a nessuno chiede il permesso, non sceglie i momenti opportuni,
dice soltanto "Eccomi".

La morte sta affilando la scure per me
se viene anche questa notte senza lotta mi arrendo alla sua volontà,
perchè la vita è un cotante aspettare senza fine,
l'unica cosa su cui possiamo contare è la morte.

L'inferno ha il suo prezzo



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.